Hanno lasciato i rispettivi lavori
per dedicarsi all'agricoltura , quella più vera e rispettosa di
ambiente e tradizioni, in una frazione di Masera, comune di
circa 1.500 abitanti in Val d'Ossola. Hanno salvato un vigneto
destinato a essere estirpato, rilanciato un'attività di
apicoltura, coltivato lo zafferano. Protagonista è la famiglia
Stratta che, tre anni fa, con l'aiuto di un gruppo di amici, ha
dato vita a Dea, un'azienda di "agricoltura eroica". Con le
consulenze di esperti ha trasformato un hobby nel lavoro della
vita, un lavoro che però mai è disgiunto dalla passione.
Un ritorno alle origini "per il benessere della comunità e il
valore dell'eredità culturale", nel solco dell'artigianalità e
della sostenibilità. Gli artefici di questo progetto dichiarano
di essere "braccia e menti che hanno sperimentato varie
professionalità contemporanee e si sono riunite sotto il cielo
della Val d'Ossola. Sentiamo profondamente le nostre radici e
questo ci rende una famiglia, più della genetica".
La Dea offre piccole produzioni, ma "di alta qualità.
realizzate con materie prime selezionate e lavorate con cura".
Il potenziale di produzione di miele è di 4-5mila chili, 10
mila vasetti, all'anno, miele di montagna nelle varietà
Millefiori Valle Ossola, Floralpina, Castagno, Tiglio, Acacia,
Rododendro.
La produzione di vino, con la stima di arrivare a 10mila
bottiglie, si fonda sulla valorizzazione del vitigno locale
Prunent, una delle anime del Nebbiolo, coltivato sia a filare
sia con le vigne pergolate. E poi c'è lo zafferano, con il primo
campo piantato dalla famiglia Stratta nel 22020.
Dea propone visite, destinate a privati ed enti, scuole, che
iniziano dal mondo delle api e proseguono, se le condizioni
meteo lo consentono con una passeggiata tra le vigne.
L'azienda è in frazione Melezzo,
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