Anche la produttività del capitale
cala, dello 0,9%, nel 2023 per effetto del "modestissimo
aumento" del valore aggiunto (+0,2%), associato ad un incremento
dell'input di capitale dell'1,1%. Si riduce, al tempo stesso,
l'intensità di capitale rispetto alle ore lavorare.
Alla flessione della produttività del lavoro contribuiscono
in modo diverso i vari settori, dove le ore lavorate crescono
più del valore aggiunto. In altri termini, c'è più lavoro ma è
più povero.
Il contributo negativo maggiore viene dalle attività del
commercio, trasporti, alberghi e pubblici esercizi, per 0,9
punti percentuali. Seguono gli impatti negativi dell'industria
in senso stretto, di 0,7 punti percentuali, e delle attività
finanziarie e assicurative, di 0,6 punti. Al contrario, i
settori con un contributo positivo alla produttività del lavoro
sono le costruzioni (+0,3 punti percentuali), l'agricoltura e le
attività degli altri servizi (+0,1 punti).
La diminuzione della produttività del lavoro registrata in
Italia nel 2023 è molto superiore a quella della Germania
(-0,3%) e a quella media nell'Ue (-0,4%). La Francia e la
Spagna, invece, per l'Istat, "hanno segnato una discreta
dinamica positiva della produttività del lavoro, con un aumento
rispettivamente dell'1,5% e dello 0,8%".
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