La CNA di Ascoli Piceno richiama l'attenzione sulla necessità di sostenere le piccole e medie imprese del Piceno, che affrontano crescenti difficoltà economiche, aggravate dalla perdita delle agevolazioni della Zona Franca Urbana e dalla concorrenza con l'Abruzzo, dove sono attive misure di decontribuzione e la Zona Economica Speciale (ZES).
Le Marche sono, infatti, escluse dalla decontribuzione
del 25% per i lavoratori a tempo indeterminato, un beneficio già
garantito in altre regioni del Sud Italia.
La CNA sollecita quindi le istituzioni a introdurre misure
concrete, come la decontribuzione e l'attivazione della Zona
Logistica Semplificata (ZLS), per ridurre il gap competitivo e
attrarre nuovi investimenti.
Secondo Francesco Balloni e Arianna
Trillini, direttore e presidente della CNA, "alleggerire il
costo del lavoro è prioritario per consentire alle imprese di
investire in innovazione, formazione e sostenibilità".
Il vicepresidente Giulio Piergallini sottolinea "l'urgenza di
prevenire il trasferimento delle aziende in Abruzzo", mentre
Antonio Scipioni richiama l'attenzione sulla "necessità di
incentivi economici e riduzioni tributarie per favorire il
ritorno delle famiglie e la ricostruzione sociale ed economica
delle aree interne". Per contrastare l'aumento di locali vuoti
ad Ascoli, la Cna suggerisce l'istituzione di "condizioni
agevolate per rilanciare l'artigianato e il commercio locale".
La CNA ribadisce, in sintesi, l'importanza di azioni immediate
per sostenere il tessuto imprenditoriale del Piceno, garantendo
equità e competitività per rilanciare l'economia locale.
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