"Un intervento che riteniamo prioritario per un calendario più funzionale è l'introduzione di una moratoria estiva degli adempimenti fiscali e dei versamenti, anche rateali, di imposte e contributi.
In virtù della moratoria, tutti i termini in scadenza dal 1º al 31 agosto di ogni anno sarebbero automaticamente prorogati al 16 settembre del medesimo anno, senza alcuna maggiorazione, il che consentirebbe a tutti i cittadini, commercialisti compresi, di potersi godere la pausa estiva senza particolari preoccupazioni".
È la proposta avanzata dal presidente del
Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, nel
corso del suo intervento a Telefisco 2025 del Sole 24 Ore.
Il numero uno della categoria ha anche chiesto di spostare al 31
ottobre il termine per aderire al Concordato preventivo
biennale. "A partire da quest'anno - ha detto - il termine a
disposizione dei contribuenti per aderire al concordato
preventivo biennale cadrà il 31 luglio. Si tratta di una
scadenza incompatibile con la nostra attività professionale,
perché cade in un periodo "ingolfato" sotto il profilo delle
scadenze fiscali, ossia nel pieno della "stagione" dedicata al
calcolo del punteggio Isa e delle imposte risultanti dalla
dichiarazione dovute dai titolari di partita Iva. La proposta
del Consiglio nazionale per rendere più funzionale il calendario
delle scadenze fiscali è quella di far slittare a dopo la pausa
estiva il termine per l'adesione al concordato, confermando il
termine del 31 ottobre vigente lo scorso anno. Confidiamo molto
nella sensibilità sia del viceministro Maurizio Leo che del
direttore dell'Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone", ha
chiuso de Nuccio, spiegando che si sta "dialogando per
individuare un punto di caduta su una data il più possibile
lontana dall'imbuto di scadenze estive".
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