Si profila una richiesta di rinvio
a giudizio per i due "director" di Meta Platforms Ireland
Limited, già Facebook Ireland Ltd, qualora la costola irlandese
del colosso fondato da Mark Zuckerberg a cui è contestata
l'omessa dichiarazione e mancato pagamento tra il 2015 e il
2021 dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro, non
decida di saldare il conto con l'Agenzia delle Entrate.
La società di diritto irlandese al centro di una inchiesta
della Procura di Milano ha, infatti, tempo fino al prossimo mese
per raggiungere un accordo con il Fisco italiano e sanare la sua
posizione.
E qualora non dovesse cambiare il parere già
manifestato lo scorso dicembre quando, con la chiusura delle
indagine, aveva dichiarato di essere "fortemente in disaccordo"
con l'ipotesi accusatoria, i pm Giovanna Cavalleri, Giovanni
Polizzi, Cristian Barilli, titolari del fascicolo a carico dei
due manager, eserciteranno l'azione penale.
In questo modo sarà il primo caso in Italia riguardante il
tema del peso finanziario e fiscale dei dati degli utenti sui
social, con profili su Facebook e su Instagram.
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