Secondo Dadda "bisogna mantenere
quindi una visione molto più ampia dell'area metropolitana".
Oggi le case fornite dalle cooperative all'interno della Città
metropolitana di Milano sono "11.800 alloggi a canone, quindi
vuol dire che non restano in proprietà degli occupanti, ma
vengono dati in canone godimento e siamo la realtà economica,
non pubblica, che ha il maggior numero di case in questo modo".
Si tratta di "una proprietà indivisa" e le case "non vengono
costruite e vendute ma restano nella rotazione.
Le nuove abitazioni da costruire richiedono una cosa semplice: richiedono esattamente un apporto finanziario importante, o almeno una finanza molto diluita nel tempo, una finanza che sia paziente, perché per fare investimenti e mantenere un canone a un prezzo contenuto servono appunto una finanza paziente che ci dia la possibilità di realizzarla", ha concluso il presidente di Legacoop Lombardia.
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