Il governo cancelli la norma sul payback dei dispositivi medici "prima che sia troppo tardi".
E'
quanto chiede il presidente della Filiera Salute di
Confindustria Emilia, Marco Fantoni che invita l'Esecutivo ad
agire prima che la normativa "produca danni irreparabili ad uno
dei comparti manifatturieri italiani di eccellenza ed alla
Sanità Pubblica nel suo complesso".
In particolare, viene evidenziato, "chiediamo al Governo che
riveda la posizione finora assunta e che proceda alla
cancellazione di questa norma iniqua" su un meccanismo creato
nel 2015 dal Governo Renzi,
attuato nel 2022 dal Governo Draghi e mantenuto dall'attuale
Governo, "il quale ne ha dimezzato gli oneri economici, che ad
oggi sono quantificabili in circa 1,1 miliardi per il 'solo'
periodo 2015-2018, ma ai quali si aggiungeranno gli anni
successivi".
Il Italia, viene sottolineato in una nota, il mercato
italiano dei dispositivi medici vale più di 11 miliardi con
circa 4.400 imprese e circa 120 mila addetti e "i pesanti oneri
economico-finanziari che vengono imposti da questa normativa
alle imprese italiane, peraltro addebitati dopo alcuni anni
dall'effettuazione delle vendite sono poco chiari ed iniqui nel
loro meccanismo di calcolo.
Questi oneri, se confermati e
reiterati - viene aggiunto - provocheranno molteplici effetti
negativi, tra cui:
chiusure aziendali, perdita di posti di lavoro, riduzione degli
investimenti esteri e conseguente impoverimento della struttura
manifatturiera dei territori interessati; senza tralasciare il
disincentivo, da parte delle imprese italiane, a fornire le
aziende sanitarie pubbliche, le quali dovranno necessariamente
favorire gli acquisti da aziende estere".
Quindi, puntualizza ancora il presidente della Filiera Salute
di Confindustria Emilia, "il nostro messaggio vuole essere
forte, chiaro, costruttivo ed a supporto dello sviluppo di uno
dei settori manifatturieri d'eccellenza dell'intera economia
italiana e di quella emiliana in particolare: lasciate che
questo settore continui il suo percorso di crescita, iniziato
tanti decenni fa - conclude Fantoni -: sosteneteci evitando di
compromettere quanto abbiamo creato con tanto lavoro, fatica,
ingegno e grandi investimenti, in parte provenienti
dall'estero".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA