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Istat, l'inflazione di febbraio all'1,6% (2) ++Rpt++

Istat, l'inflazione di febbraio all'1,6% (2) ++Rpt++

Riviste al ribasso le stime

ROMA, 17 marzo 2025, 11:59

Redazione ANSA

ANSACheck

(RIPETIZIONE CORRETTA DALLA FONTE ALL'11/A RIGA) L'Istat sottolinea che la lieve accelerazione dell'inflazione di febbraio risente principalmente della dinamica dei prezzi degli Energetici, tornata positiva (+0,6% da -0,7% di gennaio) e, in particolare, di quella della componente regolamentata (+31,4% da +27,5%).

C'è stato poi un marcato ridimensionamento del calo dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -3,0% a -1,9%) e un aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,9%) e lavorati (da +1,7% a +1,9%).

Di contro, si assiste a una decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a +1,9%), dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,1% a +0,5%) e di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,1% rpt. +3,1%).
    Nel mese di febbraio l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si riduce, così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe le variazioni tendenziali passano da +1,8% a +1,7%).
    La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni mostra una nuovo rialzo (da +0,7% a +1,1%), mentre quella dei servizi rallenta (da +2,6% a +2,4%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni scende quindi a +1,3 punti percentuali (dai +1,9 di gennaio 2025).
    Anche nel caso dei dati mensili, l'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici regolamentati (+0,8%) e non regolamentati (+0,7%), ma anche a quelli dei Beni non durevoli (+0,4%) e dei Servizi relativi all'abitazione (+0,3%); i prezzi dei Tabacchi (+2,5%) risentono anche dell'aumento delle accise. Gli effetti di tali aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dei Beni durevoli (entrambi a -0,2%).
    L'Istat precisa quindi che l'inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,1% per l'indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
    L'indice armonizzato dei prezzi al consumo a febbraio 2025 aumenta dello 0,1% su base mensile e dell'1,7% su base annua (stabile rispetto a gennaio 2025), confermando la stima preliminare. Mentre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, cresce dello 0,2% rispetto a gennaio e dell'1,5% rispetto a febbraio 2024.
   

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