"Le banche di credito cooperativo hanno l'occasione di rilevare gli sportelli che verranno dismessi" nell'ambito delle fusioni bancari "ed aumentare in questo modo le quote di mercato, impiegando, così, in modo virtuoso il capitale prodotto dalla gestione".
Lo afferma il
segretario generale First Cisl Riccardo Colombani intervenendo
alla tavola rotonda "La necessità di una nuova economia: come
costruirla, con quale lavoro e il ruolo del credito cooperativo"
in corso a Riccione.
"Negli ultimi due anni - ha ricordato - il forte rialzo del
margine di interesse ha fatto lievitare gli utili delle banche
di credito cooperativo, con corrispondenti aumenti dei patrimoni
a bilancio.
A fine 2024 il Cet1 ratio è risultato pari al 23,3%
in Iccrea e al 26,8% in Ccb, ben al di sopra dell'aggregato
delle 5 big bancarie italiane non cooperative, pari al 14,9%. Il
capitale in eccedenza dei due gruppi bancari cooperativi
rispetto ai minimi regolamentari sul Cet1 è risultato pari a ben
16 miliardi di euro complessivi, e aumenterà ancora.
"L'abbondanza di capitale, che è davvero significativa in
termini assoluti, dovrebbe inoltre consentire investimenti in
sistemi di intelligenza artificiale complementari, ossia a
supporto, del lavoro umano, in piena coerenza agli ideali della
cooperazione. Sarebbe davvero lungimirante - ha concluso
Colombani - se Federcasse proponesse ai sindacati la definizione
di un protocollo sull'utilizzo di sistemi di intelligenza
artificiale nell'organizzazione del lavoro, nei modelli
produttivi e di servizio conforme all'AI Act europeo".
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