Nel 2024 Simest, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha effettuato circa 170 operazioni di supporto all'export in favore di 55 imprese italiane, con un controvalore complessivo di 525 milioni di euro (+5% sul 2023) con beni strumentali Made in Italy distribuiti in 44 Paesi.
Lo
comunica Simest.
"Questo traguardo riflette chiaramente la crescente domanda
da parte delle imprese, in particolare Pmi, di strumenti come il
Contributo Export su Credito Fornitore pensato per supportare le
più piccole realtà produttive", ha detto Regina Corradini
D'Arienzo, ad di Simest.
Grazie a questa misura, ha spiegato, la
platea delle aziende servite si è ampliata considerevolmente,
con oltre la metà delle operazioni rivolte a nuovi partner.
Un'attenzione particolare, ha aggiunto, è riservata alle aree ad
alto potenziale come il continente africano. Per questo nel
Piano Mattei è stata avviata la 'Misura Africa' con una
dotazione iniziale di 200 milioni di euro per incentivare gli
investimenti delle imprese italiane nell'area, a partire dalla
formazione di personale.
Fra le principali aree di destinazione delle forniture
italiane si conferma al primo posto l'America Latina con, in
ordine di volumi, Messico, Brasile, Colombia, Perù, Cile,
Paraguay e Ecuador che raggiungono il 30% delle operazioni
approvate. Seguono i Paesi dell'Ue che complessivamente si
attestano sul 14% circa delle operazioni. Gli Stati Uniti
continuano ad avere un peso rilevante con il 12% circa delle
operazioni, mentre l'8% raggiunge il continente africano, il 7%
la Turchia e il 6% gli Emirati Arabi.
I principali settori merceologici del 2024 sono stati
trasporti e soprattutto macchinari, dai tessili all'industria
alimentare, dalla lavorazione del legno a plastica, ceramica e
metalli, dal packaging all'industria automobilistica,
all'edilizia.
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