Proprio considerando l'elevata
recidività dei soggetti che presentano carichi iscritti a ruolo
e la "conseguente stratificazione dei debiti sugli stessi
soggetti", ha spiegato Carbone, "il carico residuo contabile
risulta fortemente concentrato su una parte dei 22,3 milioni di
contribuenti che hanno debiti residui iscritti a ruolo: circa
l'87% del valore del magazzino è, infatti, riferibile a 1,32
milioni di contribuenti con debiti residui superiori a 100 mila
euro (in buona sostanza meno del 6% dei contribuenti ha un
debito complessivo superiore a 100 mila euro)".
"Dal punto di vista della complessità gestionale dell'azione
di recupero - ha aggiunto Carbone -, è opportuno evidenziare che
circa il 43% dei 22,3 milioni di contribuenti presenta debiti
residui inferiori a 1.000 euro, pari allo 0,2% del carico
residuo complessivo".
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia delle
entrate-Riscossione ha anche evidenziato che "dei circa 10
milioni di contribuenti destinatari ogni anno di cartelle di
pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento
esecutivi, oltre il 77% risulta avere già avuto iscrizioni a
ruolo nei 3 anni precedenti, con evidente recidiva sin dalla
fase antecedente alla consegna del carico all'agente della
riscossione".
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