Ammontano a circa 6,6 milioni di
euro gli interventi di restauro e manutenzione straordinaria di
chiese, dipinti, sculture e arredi lignei di sette chiese di
Catania, Acireale, Adrano, Giarre e Caltagirone per il 2024.
Sono lavori finanziati con oltre tre milioni di euro di Fondi
Pnrr, dedicati al restauro di chiese di proprietà del Fondo
edifici di culto gestito dal ministero dell'Interno, e altri 3,6
milioni di euro circa di fondi diretti dello stesso dicastero.
L'annuncio è stato dato durante una conferenza stampa
organizzata dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali
di Catania - organo tecnico che ha predisposto tutti i progetti
propedeutici ai finanziamenti - e alla quale hanno preso parte
il prefetto Carmela Librizzi, l'arcivescovo Luigi Renna e la
Soprintendente Irene Donatella Aprile
La Sovrintendente ha anche riferito di due progetti - uno
dei quali appena completato e condito da una "sorpresa" -
finanziati dal Dipartimento dei Beni Culturali della Regione
Siciliana. Il primo è il piccolo restauro concluso a San
Benedetto, chiesa cara ai catanesi dove vive ancora una piccola
comunità monastica di religiose benedettine. Un intervento su
parte della copertura e su una porzione di dipinti murari e
affreschi di Giovanni Tuccari (Messina, 1667-1743) della
cantoria danneggiati da infiltrazioni d'acqua piovana dopo il
nubifragio dell'ottobre 2021. Durante il restauro c'è stata la
scoperta del volto di due puttini affiorato da sotto l'intonaco
al termine di saggi esplorativi che hanno confermato la presenza
degli affreschi settecenteschi.
Il secondo annuncio è quello relativo al progetto di una
grande mostra, di taglio storico-artistico, sui beni degli
ordini monastici e conventuali del Fec con fondi del
Dipartimento dei Beni Culturali e un contributo del ministero
dell'Interno, che sarà visitabile in primavera nelle sale del
museo Diocesano.
Fra gli interventi appena conclusi figura quello
dell'Arcidiocesi sulla terrazza del Museo Diocesano e che da
oggi sarà interamente accessibile dai visitatori a mobilità
ridotta grazie a un finanziamento dell'Assessorato dei Beni
Culturali della Regione Siciliana a valere sui fondi europei
Po-Fesr 2014-2020
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