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Infrastrutture e intermodalità, convegno Unioncamere Calabria

Infrastrutture e intermodalità, convegno Unioncamere Calabria

Presentato anche uno studio sull'accessibilità degli aeroporti

CATANZARO, 28 marzo 2024, 17:04

Redazione ANSA

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"Infrastrutture e intermodalità: leve competitive per gli imprenditori calabresi" è stato il tema di un roadshow per la presentazione dei risultati del Progetto del Fondo perequativo infrastrutture 2021-2022, promosso e organizzato da Unioncamere Calabria e dalle Camere di commercio calabresi. Sono stati presentati l'aggiornamento del "Libro Bianco regionale delle priorità infrastrutturali del sistema imprenditoriale della Calabria - Edizione 2023" realizzato in collaborazione con Uniontrasporti, i risultati di una indagine in quasi 800 imprese calabresi dei settori della manifattura e dei trasporti e logistica sui costi della logistica, i fabbisogni energetici e gli strumenti di attrazione di investimenti ed infine uno "Studio sull'accessibilità del sistema aeroportuale calabrese con mezzo privato e pubblico" sviluppato dall'Università della Calabria, dipartimento di Ingegneria civile per conto di Unioncamere Calabria-Uniontrasporti, al fine di individuare criticità e potenzialità per meglio favorire la mobilità delle persone e delle merci.
    Ad introdurre i lavori Antonino Tramontana, presidente di Unioncamere Calabria. "Sono lieto di presiedere la giornata odierna - ha sostenuto - che si pone a chiusura della seconda annualità del progetto Fdp 2021-2022 incentrato sulle infrastrutture, che in modo trasversale rappresentano indubbiamente una leva strategica a supporto dello sviluppo economico dell'intera regione. Abbiamo presentato la seconda edizione del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del sistema imprenditoriale della Calabria, uno studio che ha previsto il monitoraggio dello stato di avanzamento dei 12 interventi prioritari definiti nell'edizione 2022, rilevandone le criticità di realizzazione su almeno 5 interventi, nonché un focus sulle opere ritenute più urgenti, indifferibili, in funzione di un'accelerazione delle dinamiche di crescita economica, sociale e turistica. Si tratta del potenziamento del porto di Gioia Tauro, dello sviluppo della portualità turistica e commerciale nel suo complesso, del miglioramento dell'accessibilità del sistema aeroportuale, dell'alta velocità a Reggio Calabria, dell'ammodernamento della SS 106 e dell'adeguamento della linea ferroviaria ionica, con interventi di velocizzazione ed elettrificazione".
    "Stiamo lavorando alacremente sul tema dei trasporti - ha detto l'assessora regionale ai trasporti Emma Staine - per recuperare un gap che abbiamo eredito dai governi precedenti. Il presidente della Giunta è in stretta sinergia con il ministro Salvini che con decreto interministeriale ha individuato i tratti dell'asse Sibari-Catanzaro della statale 106 da finanziare con i 3 miliardi stanziati nella legge di bilancio 2023. Le risorse di supporto allo sviluppo del sistema regionale dei trasporti non sono mai mancate, ma è volontà di questo governo regionale investirle nella migliore direzione per ottenere risultati oggettivi. Il Ponte sullo Stretto rappresenta un volano per l'economia della Calabria e dell'Italia intera, basti pensare che se per la regione Lombardia la ricaduta positiva comporterebbe un incremento del Pil dell'1%, per la Calabria si tratterebbe di un aumento pari a 20 punti. Lo stesso contratto di servizio Tpl, fermo a 30 anni fa, oggi è più oneroso perché il territorio è considerato 'fine corsa'; con il ponte, invece, si otterrebbe un risparmio stimato, ogni anno, dai 5 ai 10 milioni. Al netto di ogni considerazione, il nostro impegno spazia dunque dalla realizzazione della grande opera, alla creazione di un'applicazione per digitalizzare il sistema dei trasporti, alla pianificazione di orari cadenzati ferro-gomma, all'aggiornamento delle gare dei contratti di servizio".
    Secondo l'analisi dei dati che ha fatto da cornice all'indagine, realizzata da Uniontrasporti, le imprese della manifattura e quelle dei trasporti e della logistica operative in Calabria ravvisano un'incidenza media dei costi della logistica pari a circa il 22% del totale del fatturato, a fronte di una media nazionale dell'8%. Tale dato, sostanzialmente omogeneo nell'ambito di tutti i territori della regione (oscilla tra il 16% per Crotone e Vibo, e il 26% per Catanzaro), è più marcato tra gli operatori dei trasporti (46%). I costi della logistica nel 2022 sono risultati in netto aumento su base tendenziale (sul 2021) per oltre il 73% delle imprese che hanno riscontrato un incremento medio dei costi del +26% rispetto all'anno precedente.
    Dallo studio predisposto dal dipartimento di Ingegneria civile dell'Unical, prosegue la nota, emergono importanti criticità in termini di accessibilità ai 3 aeroporti calabresi sia su mezzo di trasporto privato che tramite Tpl, dovute a carenze infrastrutturali, alla mancanza di integrazione modale e tariffaria e alla quasi totale assenza di adeguati sistemi di informazione all'utenza. Per contro, emerge un forte potenziale degli aeroporti supportato dalla vocazione turistica che potrà essere sviluppato valorizzando il patrimonio storico, culturale, naturalistico ed enogastronomico della Calabria e adeguando le strutture ricettive e le infrastrutture aeroportuali a servizio dei passeggeri in arrivo.
    "La Calabria - ha sostenuto Rosanna Guzzo, Uniontrasporti - può recuperare il ritardo di sviluppo accumulato nei decenni anche attrezzandosi con un sistema dei trasporti al passo con le sfide globali che gli faccia superare la marginalità fisica rispetto al Paese e sfruttare la posizione centrale nel Mediterraneo. Le analisi di Uniontrasporti con l'aggiornamento dei Kpi descrivono un territorio che ha ampi margini di miglioramento su logistica e ferrovie, ma anche sul digitale.
    Performance buone si registrano, invece, dalla portualità, con un indicatore superiore alla media nazionale del 55%, e dell'energia, con Crotone ottava provincia in Italia, per l'utilizzo dell'energia che ha a disposizione, tenendo conto soprattutto delle fonti rinnovabili. Le opere richieste a gran voce dagli imprenditori calabresi servono loro proprio per ampliare i mercati di riferimento, per migliorare la mobilità interna e rendere la rete dei trasporti regionale più sostenibile, sicura ed efficace".
   

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