Alzato il velo sulle migliori
etichette d'Italia - tra le birre realizzate con metodi
artigianali - alla cerimonia di premiazione del Premio Cerevisia
2024, che si è svolta giovedì 20 a Perugia nel Centro Congressi
della Camera di commercio dell'Umbria, dove - dopo aver
proclamato i 27 birrifici vincitori nella conferenza di qualche
giorno fa a Deruta, si è passati ad abbinare ciascun birrificio
ai singoli premi delle birre da loro presentate.
Il "Premio Cerevisia" è stato istituito dal Banco nazionale
di assaggio delle birre - comitato nato il 30 aprile del 2013
per volontà della Camera di commercio di Perugia oggi Camera di
Commercio dell'Umbria, della Regione Umbria, del Cerb, Centro
di ricerca per l' eccellenza della birra dell'Università degli
Studi di Perugia, del Comune di Deruta e di AssoBirra,
Associazione dei birrai e dei maltatori.
Il Premio gode del patrocinio del ministero dell'Agricoltura,
della Sovranità alimentare e delle Foreste e di Aitbm,
l'associazione italiana dei tecnici della birra e del malto che
anche quest'anno hanno messo a disposizione i propri esperti per
prendere parte in veste di panelisti agli assaggi delle birre a
concorso.
Senza dubbio - sottolinea una nota dei promotori - i
birrifici artigianali, che producono birre di qualità secondo
metodi di lavorazione artigianale, rappresentano un'eccellenza
nel mondo birrario nazionale.
Il Premio è nato 11 anni fa proprio per sostenere questo
fenomeno, specie giovanile, affiancarlo nella sua crescita,
assecondarlo nei percorsi di produzione ispirati alla qualità,
in cui si fonde la tradizione brassicola italiana, con
l'innovazione.
Il Premio Cerevisia, come ha affermato in apertura della
cerimonia di premiazione il presidente della Camera di commercio
dell'Umbria, Giorgio Mencaroni, "è riassumibile in tre pensieri:
chiara matrice istituzionale (il Premio è totalmente gestito da
istituzioni pubbliche), che ne garantisce serietà, trasparenza e
processi super partes; valenza scientifica, percorso valutativo
di selezione mediante esame chimico fisico condotto dal Cerb;
competenza di una giuria nazionale di degustazione".
Alla fase finale del Premio quest'anno sono state ammesse 140
birre, provenienti da diverse regioni italiane, che si sono
contese varie tipologie di premi: dal premio Eccellenza (per la
birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi
per le prime classificate per aree geografiche (Nord, Centro,
Sud e Isole), dai premi in base agli stili, al premio speciale
per il design più accattivante.
Dei 40 premi, otto sono andati all'Umbria, sette all'Emilia
Romagna, sei alla Campania. Seguono Piemonte (quattro), Veneto e
Lazio (tre premi per ciascuna), Trentino Alto Adige (due), con
un premio Lombardia, Marche, Calabria, Puglia, Basilicata e
Sicilia.
Il Premio di eccellenza, il più importante, è stato assegnato
alla birra Theresianer Bock, prodotta dal birrificioTtheresianer
Birra Italiana 1766 di Nervesa della Battaglia (Treviso,
Veneto).
Per quanto riguarda le aree geografiche, il Nord si è imposto
anche con la birra Babel del birrificio Foglie d'Erba (Friuli
Venezia Giulia), mentre nel Centro vince la birra Gorilla, del
birrificio Mastri Birrai Umbri (Umbria), nel Mezzogiorno la
prescelta è la birra Luppolata, prodotta dal birrificio
Serrocroce Birrificio Agricolo (Campania).
Dopo l'inevitabile flessione registrata nel biennio
2020-2021, segnali di ripresa per il settore sono arrivati nel
2022, con un netto incremento di microbirrifici e brew pub con
dati che a livello nazionale hanno sfiorato le mille imprese
migliorando nettamente i numeri pre-covid (dieci anni fa, nel
2014, i microbirrifici erano 585).Senza dubbio queste nuove
realtà d'impresa, che producono birre di eccellenza secondo
metodi di lavorazione artigianale, rappresentano un'eccellenza
nel mondo birrario nazionale.
Nel 2024 risultano iscritte al Registro imprese della Camera
di commercio dell'Umbria 25 birrifici, di cui 14 con specifica
attività prevalente (secondarie: Beer Firm - assenza di impianto
di produzione -, società agricole, cantine e simili). La Regione
Umbria, con una legge di ottobre 2023, ha poi previsto una serie
di misure per la valorizzazione della birra artigianale, nel cui
programma di iniziative si inserisce anche la Camera di
Commercio dell'Umbria, proseguendo così nella propria ormai
consolidata e connaturata attività di intraprendere percorsi
promozionali che abbracciano i prodotti più significativi del
territorio.
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