Il governo dell'Ecuador ha
pubblicato un accordo che consente ai datori di lavoro e ai loro
dipendenti di modificare l'orario di impiego mentre il Paese
affronta una grave emergenza del settore elettrico, con continui
blackout e relativi disagi per i cittadini.
Firmato dalla ministra del Lavoro, Ivonne Núñez, il documento
indica che datore e lavoratore possono accordarsi su un giorno
diverso da quello contrattuale per tutta la durata della crisi
energetica. Il testo propone due scenari: una giornata
lavorativa di 10 ore (7-17) dal lunedì al giovedì, oppure una
giornata di 10 ore (7-17) dal giovedì alla domenica. Non
potranno in ogni caso essere superate le 40 ore settimanali.
Il nuovo accordo viene annunciato nel mezzo della difficile
situazione che attraversano le principali centrali
idroelettriche dell'Ecuador, non più in grado di soddisfare la
domanda di consumo del Paese. L'impianto di Mazar, situato nella
provincia di Azuay, funziona al di sotto dei limiti, e Coca Codo
Sinclair, nella provincia di Napo, non riesce a lavorare in
condizioni ottimali, secondo il rapporto del Gestore nazionale
dell'elettricità (Cenace).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA