La Philip Morris chiuderà entro fine
anno la sua fabbrica di sigarette in Australia, vicino a
Melbourne, dopo 60 anni di attività, con la perdita di 160 posti
di lavoro. La decisione deriva dal calo dei consumi legato a una
legge del 2012 che impone la vendita in pacchetti anonimi con
immagini sui danni del fumo alla salute e dal freno all'export
causato da norme antincendio che impongono la produzione di
sigarette non corrispondenti alle preferenze dei consumatori in
altri mercati regionali.
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