ROMA, 15 APR - Allarme povertà minorile in Europa: più di un bambino su quattro, secondo un Rapporto di Save the Children, è a rischio povertà o esclusione sociale nella Ue a 28. Si tratta di 27 milioni di under 18, il 28% del totale. Non sfuggono i Paesi del Nord Europa, dove le percentuali oscillano tra il 12 e il 19%, mentre in Italia siamo al 33,8%, ben sopra la media europea. Il primo rapporto di Save the Children sulla povertà minorile in Europa è stato diffuso oggi, in vista delle elezioni europee. E vogliono essere un monito: perché le cause, secondo l'organizzazione internazionale, sono da cercare nella crisi economica e nella mancata distribuzione delle risorse. In quattro anni, dal 2008 al 2012, i minori a rischio sono aumentati di quasi un milione, di mezzo milione in un solo anno, tra il 2011 e il 2012. Un problema che riguarda tutti i Paesi, compresi quelli nordici, tradizionalmente egualitari e con un forte welfare. In Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda, infatti, ma anche in Slovenia, Olanda, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca, la percentuale dei minori a rischio povertà o esclusione varia dal 12 al 19%; in Grecia, Ungheria e Lettonia varia tra 35 e 41%, per superare addirittura la metà del totale (52%) in Romania e Bulgaria.
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