L'intera comunità cristiana di Mosul, la seconda città dell'Iraq caduta il mese scorso nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico, è stata costretta a fuggire nelle ultime ore, dopo che i miliziani avevano intimato loro di convertirsi all'Islam o di pagare la Jiziya, il prezzo della 'protezione' alle minoranze religiose previsto dall'antica legge islamica. Lo riferiscono testimoni nelle aree della provincia di Ninive e nella regione autonoma curda dove migliaia di profughi stanno arrivando.
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