Per fame o per sete. L'arte della guerra torna ai fondamentali in Medio Oriente.
Un portavoce dello Stato Islamico, responsabile di atrocità in Siria e Iraq, ha infatti accusato la Turchia di avere ridotto alla diga Ataturk il flusso del fiume Eufrate che poi entra in Iraq e attraversa la zona attorno a Raqqa, controllata dall'Isis e proclamata "capitale dello Stato islamico".
Per tutta risposta il gruppo armato jihadista ha minacciato di "liberare Istanbul". Lo riferisce la stampa di Ankara.
"Se il governo apostata turco non riconsidera immediatamente questa decisione, procederemo alla liberazione di Istanbul" ha minacciato il portavoce Abu Mosa, citato da Hurriyet online.
L'opposizione turca accusa il governo del premier islamico Recep Tayyipo Erdogan di avere aiutato in Siria non solo i ribelli sunniti 'ufficiali' dell'Isis ma anche i gruppi armati jihadisti come il Fronte Al Nusra e lo Stato Islamico, la cui avanzata in Iraq crea ora una minaccia per la sicureza della stessa Turchia.
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