/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Isis, i compagni di classe riconoscono il boia bambino

Isis, i compagni di classe riconoscono il boia bambino

Shock in una scuola di Tolosa, 'E' Ryan, sparito da scuola dal marzo dell'anno scorso'

14 marzo 2015, 18:25

Redazione ANSA

ANSACheck

I compagni di classe riconoscono il bambino boia - RIPRODUZIONE RISERVATA

I compagni di classe riconoscono il bambino boia - RIPRODUZIONE RISERVATA
I compagni di classe riconoscono il bambino boia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono spaventati e sotto shock i bambini della prima media della scuola Vauquelin di Tolosa. Mercoledì scorso, come molti altri coetanei, hanno visto su tutti i media il nuovo video dell'Isis, in cui un ragazzino di appena 12 anni spara in fronte a un ostaggio. E lo hanno riconosciuto: il 'boia bambino' era un loro compagno di classe. "E' Ryan", hanno detto ai genitori che a loro volta hanno avvertito le autorità. Manca ancora una conferma ufficiale, ma secondo i ragazzi si tratta proprio di quel bambino sparito da marzo 2014 dalla scuola elementare Les Vergers. Un bambino che tutti ricordano come "adorabile" e "bravo alunno" e che, solo un anno dopo, è riapparso armato e addestrato alla crudeltà. Nel filmato dei jihadisti, Ryan indossa una mimetica e un cappuccio scuro sulla testa. A volto scoperto e a sangue freddo uccide a colpi di pistola un arabo israeliano di 19 anni, Muhammad Said Ismail Musallam, accusato dai miliziani dello Stato islamico di essere una spia del Mossad. In piedi accanto a lui un jihadista adulto, già riconosciuto come Sabri Essid, fratellastro di Mohammed Merah, il "killer di Tolosa" che tre anni fa seminò il terrore nel sud della Francia, uccidendo sette persone in diversi attacchi, compresi tre bambini di una scuola ebraica. Nel video Essid - già noto agli 007 francesi e scarcerato nel 2010 dopo quattro anni di prigione - minaccia la Francia e Israele parlando francese con un "accento di Tolosa". Secondo fonti di polizia, citate dai media francesi, il bambino potrebbe essere suo figliastro. Ryan sarebbe infatti partito un anno fa con sua madre ed Essid, e i loro altri tre figli piccoli (due gemelline di venti mesi e un neonato), prima verso la Spagna, poi la Turchia, per raggiungere infine la Siria. Due mesi dopo, anche la sorella di Merah, Souad (la loro madre aveva sposato il padre di Essid), avrebbe intrapreso lo stesso viaggio con i suoi quattro figli. Solo due hanno fatto rientro in Francia. Intanto ci si interroga sull'accessibilità dei video di propaganda dell'Isis, specie tra i giovanissimi, in un Paese che ha visto partire negli ultimi mesi centinaia di aspiranti jihadisti per la Siria. "I video circolano su tutti i social network. E' difficile per i genitori impedire che i ragazzi li vedano", dice Jacques Caillaut, dirigente scolastico citato da Le Figaro, riferendo di bambini scioccati e confusi. Alcuni alunni - hanno raccontato le madri al sito di La Depeche - temono cosa potrebbe succedere se Ryan dovesse tornare a Tolosa, altri hanno chiesto "perché non ha sparato sui cattivi? Poteva scappare!". Un team di psicologi, medici ed educatori sta cercando di aiutare alunni e genitori a capire quanto accaduto. E a rispondere alle loro paure.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza