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Papa Francesco: "Per favore, niente porte blindate nella Chiesa"

Papa Francesco: "Per favore, niente porte blindate nella Chiesa"

"La Chiesa è la portinaia della casa del Signore, la portinaia, non è la padrona della casa del Signore"

18 novembre 2015, 18:13

Redazione ANSA

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Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA
Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto", ha detto il Papa nella udienza generale in piazza S.Pietro, facendo un'ampia riflessione sull'apertura della porta santa in vista del giubileo, ha detto:  "La Chiesa - ha detto in un altro passaggio - è la portinaia della casa del Signore, la portinaia, non è la padrona della casa del Signore". 

Il Papa invita tutti a profittare del giubileo per "varcare la porta della misericordia", "la porta - ha detto nella udienza generale - è generosamente aperta, ci vuole un po' di coraggio da parte nostra per varcare la soglia, ognuno di noi ha dentro di sé cose che pesano, o no? Tutti, no?, Tutti siamo peccatori, profittiamo di questo momento che viene e varchiamo la soglia della misericordia di Dio, che mai si stanca di perdonare, mai si stanca di aspettarci, ci guarda, è sempre accanto a noi, coraggio, entriamo su questa porta, entriamo per questa porta".

"Con questa riflessione - ha detto papa Francesco all'inizio della sua catechesi - siamo arrivati alle soglie del giubileo, è vicino, davanti a noi sta la porta, ma non solo la porta santa, l'altra, la grande porta della misericordia di Dio, quella è una porta bella che accoglie il nostro pentimento offrendo la grazia del suo perdono, la porta è generosamente aperta". "Dal sinodo dei vescovi che abbiamo celebrato nello scorso mese di ottobre - ha ricordato poco dopo papa Francesco tutte le famiglie e la Chiesa intera hanno ricevuto un grande incoraggiamento ad incontrarsi sulla soglia di questa porta aperta, per uscire con il Signore incontro ai figli e alle figlie in cammino a volte incerti a volte smarriti in questi tempi difficili, le famiglie cristiane in particolare sono state incoraggiate i particolare ad aprire la porta al Signore che vuole entrare, portando la sua amicizia" e, ha aggiunto, "se la porta della misericordia di Dio sempre aperta anche le porte delle nostre chiese, delle nostre parrocchie, istituzioni, diocesi devono esser aperte perché così tutti possiamo uscire a portare questa misericordia di Dio, il giubileo - ha spiegato - significa la grande porta della misericordia di Dio ma anche le piccole porte delle nostre chiese, aperte per lasciare entrare o tante volte per lasciare uscire il Signore prigioniero delle nostre strutture, di tante cose".

Il Papa ha fatto "appello" alla "comunità internazionale" a "vigilare sulle condizioni di vita dei fanciulli, specialmente là dove sono esposti al reclutamento da parte di gruppi armati, come pure possa aiutare le famiglie a garantire ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e all'educazione".

Il Papa aprirà la porta santa della basilica di San Pietro l'8 dicembre alle 9,30, dando così inizio al giubileo. Papa Francesco è intenzionato ad aprire la porta santa della Chiesa di Bangui, nella Repubblica Centrafricana,nel suo viaggio di fine novembre. Gesto fortemente simbolico in una zona di conflitto che anticiperebbe l'inizio del giubileo. 

Il calendario dei primi appuntamenti del giubileo della misericordia prevede poi che il 13 dicembre alle 9,30 il Papa aprirà la porta santa di San Giovanni in Laterano e il primo gennaio alle 17 quella di Santa Maria Maggiore. La porta santa di San Paolo fuori le mura invece sarà aperta dal cardinale James Harvey, il 13 dicembre alle 10,30.

La minaccia dell'Isis - "Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro gli agenti dei leader dell'idolatria e i crociati finché la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e la Città del Vaticano". E' la minaccia dell'Isis contenuta nell'ultimo numero del loro magazine, Dabiq.

Controlli doppi per entrare dentro la città del Vaticano. Questa mattina, per chi vuole entrare dall'ingresso del Perugino, c'è un controllo prima da parte della Polizia italiana e poi della Gendarmeria Vaticana, che comunque consente l'accesso solo alle persone autorizzate. L'ingresso del Perugino è quello più vicino a Casa Santa Marta, la residenza del Papa.

 

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