"Almeno 10 mezzi del convoglio di aiuti bombardato ieri in Siria trasportavano materiale dell'Unicef, destinati a 270 mila persone di cui la metà bambini". Lo ha riferito all'ANSA Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.
Ad Aleppo "i bambini sono ormai costretti a mangiare minestre di foglie e carcasse di animali, bevono acqua putrida e si rischia la diffusione di pestilenze come il colera. Sono in migliaia a soffrire di malnutrizione acuta", ha spiegato.
Il materiale comprendeva quindi "kit salvavita, materiali igienici, vaccinazioni, pasticche per la potabilizzazione dell'acqua, aiuti alimentari. Adesso tutto è bloccato e si dovrà ripartire da zero", ha aggiunto Iacomini.
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