Pressing dell'Ue sull'Italia sul fronte migranti. "I picchi negli arrivi degli ultimi mesi" in Italia - si legge nel documento su ricollocamenti e reinsediamenti della Commissione Ue - "hanno dimostrato che l'attuale capacità di 1600 posti nei quattro hotspot operativi (Pozzallo, Lampedusa, Trapani e Taranto) non è sufficiente. L'Italia dovrebbe accelerare l'apertura degli hotspot aggiuntivi già annunciati".
"Laddove possibile - si legge nel documento - strutture di ricezione adeguate dovrebbero essere previste con urgenza anche in quei porti che non diventeranno a pieno titolo hotspot". Dato l'elevato numero di minori non accompagnati che sbarcano in Italia, aree dedicate, così come un'assistenza particolare dovrebbero essere offerte in tutti gli hotspot - si afferma - ed il trasferimento alle strutture di accoglienza di prima e seconda linea dovrebbero essere completate nel più breve termine possibile". Inoltre, "anche se non c'è un termine legale limite, la regola dovrebbe essere che i migranti siano trattati nel più breve tempo possibile e entro un massimo di 72 ore". Attualmente nessun minore non accompagnato è stato ricollocato dall'Italia verso altri Paesi. Attuare la procedure è una priorità chiave poiché circa 3000 minori non accompagnati (soprattutto eritrei) sono potenzialmente candidabili ai trasferimenti. Uno Stato membro ha già mostrato interesse ad un progetto pilota. In tutto sono 20.500 i minori non accompagnati arrivati in Italia da gennaio.
L'Ue ha intanto annunciato che la Germania ricollocherà mille rifugiati al mese. Il commissario Ue all'Immigrazione Avramopoulos ha lodato Berlino e anche il Belgio che si è impegnato per 100 al mese dall'Italia e 200
dalla Grecia. Quindi ha spiegato di non voler interferire col referendum sulle quote di migranti in Ungheria: 'riguarda future decisioni - ha detto - che dovranno essere prese'
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