Il presidente delle Filippine Rodrigo
Duterte ha ammesso di aver ucciso tre uomini, ai tempi in cui
era sindaco della città meridionale di Davao, per dare esempio
alla polizia di come si facesse.
"Andavo in giro a Davao con una grande moto, per pattugliare
le strade, in cerca di problemi. Cercavo lo scontro, così avrei
potuto uccidere", ha raccontato spiegando - riporta la Bbc - che
voleva mostrare agli agenti, chiamati a una stretta contro la
criminalità ed il narcotraffico, come si dovesse fare.
Il presidente filippino ha ribadito la sua versione anche
dopo che il suo portavoce aveva provato a ridimensionare la
vicenda, spiegando che Duterte non aveva ucciso nessuno.
La vicenda, che sta innescando molte polemiche, è nata
qualche giorno fa quando Duterte, parlando ad un gruppo di
imprenditori, aveva detto che ai tempi in cui era sindaco di
Davao "l'ho fatto (uccidere) personalmente, proprio per mostrare
ai ragazzi, agli agenti, che se posso farlo io perché non
possono non farlo loro".
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