"Un tribunale di Tripoli ha bloccato qualsiasi accordo sui migranti derivante dal memorandum of understanding (MoU)" firmato dal premier libico Fayez Al Sarraj e dall'Italia a febbraio: lo scrive il sito Libya Herald segnalando la sentenza ma avvertendo che "resta non-chiaro" quale sarà l'impatto del pronunciamento avvenuto ieri sulla "determinazione europea" a fermare i migranti in cooperazione con il consiglio presidenziale di Sarraj.
Il ricorso accolto da tribunale era stato presentato da "sei persone fra cui l'ex ministro della Giustizia Salah Al-Marghani", ricorda il sito precisando che la contestazione riguardava non solo il "controverso piano" di riportare migranti in Libia ma anche la legittimità di accordi stipulati dal "Governo di accordo nazionale" (Gna) di Sarraj che non riesce ad ottenere la fiducia del parlamento insediato a Tobruk. Il riferimento, implicito, è allo stallo creatosi con parte dell'assemblea che chiede di attribuire un ruolo determinante al generale Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica che si contrappone a Sarraj, sostenuto dall'Onu.
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