(di Ugo Caltagirone)
- NEW YORK - Donald Trump dichiara guerra alle 'citta santuario', le grandi metropoli come New York e Los Angeles che accolgono e proteggono gli immigrati illegali e i rifugiati: o collaborano con gli agenti federali e seguono le indicazioni dell'amministrazione, o perderanno i fondi federali", e' il monito lanciato dal ministro della giustizia Jeff Sessions, che minaccia anche di recuperare le somme gia' versate. Si tratta di miliardi di dollari a rischio, che potrebbero compromettere il funzionamento di molte aree metropolitane non solo nel settore dei servizi sociali.
Il presidente americano, che ha fatto della stretta sull'immigrazione uno dei punti centrali della sua agenda, fin dalla campagna elettorale aveva messo nel mirino Stati e comunita' locali che riconoscono la residenza agli immigrati irregolari, evitando loro il rimpatrio forzato nel Paese d'origine. Con la residenza viene riconosciuto anche l'accesso ai servizi sanitari, sociali e all'istruzione per i minori. Fumo negli occhi per Trump, che in attesa del muro col Messico ha gia' ordinato un'ondata di raid che ha portato all'arresto e alla 'deportazione' (come viene chiamata in America) di un numero senza precedenti di irregolari. Un'azione che molte citta' come New York hanno deciso di ostacolare.
Il dipartimento per la giustizia - ha spiegato il 'superfalco' Sessions - si prepara dunque a "punire" i sindaci e i governatori contrari alla linea dura sull'immigrazione dell'amministrazione Trump. Sul piatto ci sono 4 miliardi di dollari per il 2017, ma nemmeno un centesimo arrivera' a chi continua a sostenere i programmi nel mirino della Casa Bianca, che ancora una volta giustifica la sua posizione con motivi di sicurezza nazionale e di sicurezza pubblica. "Tantissimi americani sarebbero ancora vivi se fosse stata posta fine alla politica delle citta' santuario", ha detto Sessions riferendosi alle vittime di alcuni episodi di criminalita'. E citando citta' come Chicago e Atlanta tra gli esempi piu' negativi. In particolare - ha spiegato il ministro della giustizia - verranno sbaragliate tutte quelle norme che erano state introdotte dall'amministrazione Obama e che riconoscono alcuni programmi di aiuto agli immigrati nelle grandi metropoli. "Queste politiche non possono continuare".
Ma le citta' prese di mira sono gia' da tempo sul piede di guerra. Soprattutto New York, con Bill de Blasio che aspira a una leadership che magari lo lanci verso la candidatura alla Casa Bianca nel 2020. Solo pochi giorni fa il sindaco di origine italiana ha denunciato come i tagli previsti nel bilancio presentato dalla Casa Bianca penalizzino la Grande Mela fino a ridurre anche i fondi per la sicurezza e la lotta al terrorismo "E' una legge di bilancio pericolosa, incosciente e sprezzante. verso i valori americani", gli aveva fatto eco il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo.
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