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La lunga odissea di Charlie, tra etica e legge

La lunga odissea di Charlie, tra etica e legge

Tra sentenze e appelli, sul caso intervenuti anche Papa e Trump

ROMA, 28 luglio 2017, 20:26

Redazione ANSA

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Connie Yates, madre di Charlie Gard, con gli avvocati © ANSA/AP

Connie Yates, madre di Charlie Gard, con gli avvocati © ANSA/AP
Connie Yates, madre di Charlie Gard, con gli avvocati © ANSA/AP

Non è riuscito, come tristemente preannunciato, a compiere un anno: il piccolo Charlie Gard si è spento oggi mettendo fine ad una vicenda dolorosa che ha colpito l'opinione pubblica mondiale, in un difficile intreccio tra etica e battaglie legali.

Ecco le principali tappe del caso:

- 3 marzo 2017: il tribunale inizia ad esaminare la vicenda. I genitori, Connie Yates e Chris, si erano rivolti alla Corte dopo che il Great Ormond Street Hospital aveva suggerito di staccare la spina al piccolo, affetto da una rara patologia

- 11 aprile: L'Alta Corte stabilisce che i medici possono staccare la spina nonostante il parere contrario dei genitori

- 3 maggio: i genitori di Charlie fanno ricorso in appello

- 25 maggio: I giudici della Corte d'appello rigettano il ricorso della coppia

- 8 giugno: I genitori perdono la loro battaglia anche in Cassazione

- 20 giugno: I legali della famiglia Gard presentano una richiesta alla Corte europea dei diritti dell'uomo

- 27 giugno: Strasburgo decide di non esprimersi sulla vicenda rinviando il caso alla giustizia inglese. - 3 luglio: sul caso intervengono Papa Francesco e Donald Trump

- 4 luglio: Il Bambino Gesù di Roma si offre di accoglierlo

- 7 luglio: Il Great Ormond Street Hospital si rivolge all'Alta Corte per una nuova udienza "alla luce delle richieste relative a possibili altri trattamenti". "Ci sono evidenze" in laboratorio che il protocollo del Bambino Gesù può funzionare, scrive l'ospedale in una lettera inviata ai colleghi inglesi

- 10 luglio: I genitori di Charlie tornano all'Alta Corte per chiedere il riesame del caso

- 17 luglio: Il dottor Michio Hirano, neurologo Usa, va a Londra per valutare le condizioni del piccolo

- 21 luglio - Il Great Ormond Street rende noto che gli esami mostrano risultati "tristi"

- 24 luglio - I genitori decidono di porre fine alla loro battaglia legale ma sottolineano che se affrontata prima la vicenda avrebbe avuto esiti diversi

- 27 luglio - Il giudice Francis decide che il piccolo sia trasferito in un hospice e di interrompere la terapia per tenerlo in vita artificialmente

- 28 luglio: "Il nostro splendido bimbo se n'è andato, siamo veramente orgogliosi di lui", annunciano i genitori. Venerdì prossimo avrebbe compiuto un anno

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