Donald Trump fra poco annuncerà il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul programma nucleare dell'Iran. Lo afferma il New York Times, citando fonti diplomatiche europee che spiegano come gli alleati del Vecchio Continente abbiano fallito nel convincere il presidente americano che la sua decisione rischia di provocare una nuova escalation tra Teheran e l'Occidente. "Le possibilità che Trump annunci di restare nell'intesa sono molto ridotte", afferma uno dei diplomatici ascoltati dal Times.
Ieri dal suo profilo Twitter Donald Trump aveva preannunciato per le 14 di oggi (le 20 in Italia) che avrebbe reso nota la sua decisione sull'eventuale uscita dall'accordo nucleare iraniano, anticipando dunque rispetto alla prevista data del 12 maggio. Nelle ultime tre settimane Francia, Gran Bretagna e Germania hanno premuto su Washington, anche con visite di alto livello come quelle del presidente francese Emmanuel Macron, della cancelliera tedesca Angela Merkel e da ultimo, del ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, per convincere Trump che lasciare l'accordo sarebbe un errore.
Trump è pronto ad annunciare la reintroduzione di alcune sanzioni per colpire Teheran, sanzioni che erano state congelate con la storica intesa sul programma nucleare del 2015. Lo scrive il Washington Post, spiegando come il presidente americano non rinnoverà le esenzioni in scadenza il 12 maggio, aprendo la strada a sanzioni alle banche dei Paesi che non ridurranno le importazioni di petrolio iraniano. Per ora invece rimarrebbero in un limbo le esenzioni in scadenza a luglio.
Iran, avremo qualche problema ma li supereremo - "E' possibile che affronteremo alcuni problemi per due o tre mesi ma li supereremo". Lo ha detto il presidente dell'Iran Hassan Rohani, nel giorno in cui il presidente Usa Donald Trump renderà nota la sua decisione su un eventuale addio all'intesa sul nucleare iraniano. Rohani ha parlato a un incontro con esponenti del settore petrolifero.
Rouhani ha anche sottolineato che l'Iran vuole continuare a "lavorare con il mondo con un impegno costruttivo", frase che appare come un cenno all'Europa, la quale ha stretto una serie di accordi commerciali con l'Iran dopo l'accordo nucleare del 2015 che ora gli Usa minacciano di lasciare.
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