Gli Usa hanno espulso e rimandato in Germania l'ex guardiano di un campo di concentramento nazista, Jakiv Palij, che oggi ha 95 anni. Lo scrive la Bild on line. L'uomo è partito a bordo di un aereo decollato alle 22.13 di ieri dall'aeroporto di Taterboro, nel New Jersey, ed è atterrato a Duesseldorf stamattina. Secondo la Faz on line, sarebbe stato trasportato in ambulanza in un una casa di cura per anziani, a Warendorf, nella zona di Muenster.
Il presidente Donald Trump ha dato priorità a questo caso, "per mantenere le promesse di libertà che furono fatte alle famiglie delle vittime dell'Olocausto", si legge in una nota della Casa Bianca, riportata dai media tedeschi. "Gli Usa non tollereranno nessuno che abbia sostenuto i crimini del nazionalsocialismo o altre violazioni dei diritti umani, e queste persone non avranno alcun futuro sul territorio americano", si aggiunge. Palij era nato in territorio attualmente ucraino e nel 1949 era scappato negli Usa, dove aveva ottenuto la cittadinanza nel 1957. Ha mantenuto nascosto il suo passato nazista, e lavorato per anni in una fabbrica come operaio. Quando è venuto fuori il suo passato, la giustizia americana ha iniziato a occuparsi di lui: già nel 2003, un giudice americano gli aveva tolto la cittadinanza statunitense, e nel 2004 era stata ordinata anche la sua espulsione, ma senza successo.
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