Cinque anni dopo l'inizio della più sanguinosa ondata di attentati terroristici in Francia con l'attacco alla redazione di Charlie Hebdo, il Paese comincia il nuovo anno all'insegna della paura: a Villejuif, alle porte di Parigi, un giovane con problemi psichiatrici - sembra convertito di recente all'islam - ha accoltellato diversi passanti vicino a un centro commerciale. La polizia lo ha ucciso ma non ha potuto evitare che il giovane, Nathan, che indossava una djellaba e che secondo alcuni testimoni avrebbe gridato Allah Akbar, uccidesse un uomo e ferisse altre due persone, una in modo grave. Non era schedato il giovane Nathan, 23 anni, residente a Parigi, ma la polizia lo aveva fermato per comportamento sospetto nel 2018 e lui aveva spiegato di essere affetto da una forma di schizofrenia. Al momento non sembra fosse in cura ma gli inquirenti stanno indagando sull'eventualità che fosse sotto l'effetto di farmaci. Oggi alle 14, senza alcun preavviso, ha accoltellato diverse persone nel parco delle Hautes-Bruyeres, vicino a un supermercato Carrefour e a un centro commerciale di Villejuif. Coltello in mano, Nathan ha cominciato ad aggredire diverse persone, alcune delle quali hanno evitato i colpi e si sono date alla fuga, gridando. L'uomo ucciso, abitante a Villejuif, "aveva 56 anni. Stava passeggiando con la moglie, e quando la donna è stata presa di mira dall'assalitore, ha tentato di proteggerla. E si è preso la coltellata al suo posto", ha spiegato il sindaco Franck Le Bohellec. I coniugi abitavano a poche centinaia di metri. La donna, 47 anni, è stata ricoverata all'ospedale di Kremlin-Bicetre in gravi condizioni. La terza vittima è una donna di 30 anni, ricoverata per ferite alla schiena, ma non è in condizioni gravi.
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