"Esortare le parti libiche a fermare tutte le ostilità contro le strutture petrolifere" del Paese. E' uno dei punti contenuti nella bozza della dichiarazione finale della Conferenza di Berlino, secondo le ultime anticipazioni riportate da Al Arabiya in un tweet. Ieri la National Oil Corporation libica è stata costretta su pressione del generale Khalifa Haftar a chiudere i terminal petroliferi della Cirenaica.
Il cessate il fuoco in Libia, l'embargo sulle armi, la ripresa del processo politico per arrivare a un governo unificato, riforme nel campo della sicurezza, riforme economiche, rispetto dei diritti umani: sono i sei capitoli che compongono le conclusioni del documento che sarà varato dalla conferenza di Berlino sulla Libia. Un testo, rimbalzato sui media internazionali, che fino all'ultimo potrebbe ancora subire limature e cambiamenti e su cui restano al lavoro gli sherpa dei partecipanti al summit: Algeria, Cina, Egitto, Francia, Germania, Italia, Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Onu, Unione africana, Unione europea Lega araba e Usa.
- TREGUA E STOP AI MOVIMENTI MILITARI. Il testo chiede "una tregua attuata da tutte le parti interessate" e "passi credibili verso lo smantellamento di tutti i gruppi armati e delle milizie". Previsto in tal senso un ruolo dell'Onu con "l'istituzione immediata di comitati tecnici per monitorare e verificare l'attuazione del cessate il fuoco". La bozza chiede anche "la cessazione di tutti i movimenti militari da parte o in supporto diretto delle fazioni in conflitto".
- EMBARGO SULLE ARMI E SANZIONI. "Chiediamo a tutti gli attori di applicare le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro coloro che violino l'embargo sulle armi o il cessate il fuoco", si legge in uno dei passaggi della bozza.
- PROCESSO POLITICO E GOVERNO UNIFICATO. I partecipanti "esortano tutte le parti a riprendere il processo politico inclusivo sotto gli auspici della missione dell'Onu Unsmil", per arrivare alla fine del periodo di transizione con "elezioni parlamentari e presidenziali libere, eque, inclusive e credibili". Nel testo si chiede inoltre "l'istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo ed efficace approvato dalla Camera dei rappresentanti".
- RIFORME PER LA SICUREZZA. La bozza sostiene "l'istituzione di una forza di sicurezza nazionale unificata libica e forze di polizia e militari sotto l'autorità centrale".
- RIFORME ECONOMICHE E DIRITTI UMANI. I partecipanti alla conferenza incoraggiano anche "riforme economiche strutturali" nel paese e deplorano il "deterioramento della situazione umanitaria".
- MONITORAGGIO. Un comitato speciale di 'follow-up' sarà istituito sotto l'egida delle Nazioni Unite per attuare e monitorare i risultati della conferenza di Berlino.
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