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Coronavirus: 100mila morti nel mondo. Usa, tutti i 50 Stati in stato di calamità

Coronavirus: 100mila morti nel mondo. Usa, tutti i 50 Stati in stato di calamità

De Blasio, a New York scuole chiuse fino a settembre

ROMA, 12 aprile 2020, 08:30

Redazione ANSA

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Inside a retirement home in Madrid, Spain, in times of coronavirus © ANSA/EPA

Inside a retirement home in Madrid, Spain, in times of coronavirus © ANSA/EPA
Inside a retirement home in Madrid, Spain, in times of coronavirus © ANSA/EPA

Donald Trump approva la dichiarazione di stato di calamità per il Wyoming a causa del coronavirus. Un via libera che per la prima volta nella storia americana fa sì che tutti e 50 gli stati americani siano sotto la dichiarazione di stato calamità. Negli Stati Uniti sono stati superati i 20.000 morti per coronavirus. I decessi sono 20.110. E' quanto emerge dai calcoli del New York Times, che confermano il sorpasso dell'Italia da parte degli Usa, dove comunque il numero dei morti pro capite resta inferiore a quello italiano. "In Italia il virus ha ucciso 19.468 persone, circa 32 ogni 100.000. Negli Stati Uniti il numero di morti ogni 100.000 abitanti è di sei", osserva il New York Times. Con più di mezzo milione di casi, gli Stati Uniti si confermano il focolaio mondiale del coronavirus superando anche l'Italia per il numero di decessi. Nonostante i numeri da brivido, soprattutto nell'area di New York dove solo nelle ultime 24 ore sono morte 783 persone, il dibattuto è acceso su quando riaprire l'America. Donald Trump vuole farlo il prima possibile, ma i governatori dei maggiori stati sono cauti, se non addirittura scettici, all'ipotesi di una riapertura a breve, già in maggio. Decidere come e soprattutto quando 'liberare' gli americani dalle restrizioni e consentire alle aziende di tornare operative "è la decisione più grande di tutta la mia vita", ammette il presidente assicurando che si circonderà delle "menti migliori" per prenderla. "Ascolterò tutti ma alla fine la decisione è la mia", aggiunge. Trump frena comunque sull'ipotesi di riaprire agli inizi di maggio: non c'è infatti una data scritta nella pietra, tutto dipenderà dalle considerazioni sanitarie. Intanto le scuole nella città di New York resteranno chiuse per il resto dell'anno accademico: non riapriranno fino a settembre. Lo annuncia il sindaco di New York Bill de Blasio. New York ha il sistema di scuole pubbliche più grande degli Stati Uniti con 1,1 milioni di studenti. Le scuole nella città sono state chiuse il 16 marzo a causa dell'epidemia di coronavirus.

Volano i contagi in Svezia, il premier fa mea culpa - "Non abbiamo fatto abbastanza". Per la prima volta dall'inizio della guerra contro il coronavirus la Svezia ammette che la sua decisione di rimanere neutrale ha fallito. Il premier socialdemocratico Stefan Lofven si assume le sue responsabilità ma senza prendere per il momento nessuna decisione sull'inasprimento delle misure. Ma la preoccupazione per i contagi e le vittime che aumentano, rispettivamente a 9.685 e 870 casi, c'è. Soprattutto alla luce del fatto che la Svezia è il Paese con il numero più basso di posti in terapia intensiva. Se la situazione dovesse aggravarsi il Karolinska Institute dell'università di Stoccolma avrebbe chiesto ai medici di fare delle scelte, secondo un documento interno pubblicato in questi giorni dal quotidiano Aftonbladet. In pratica gli anziani che hanno più di 80 anni non saranno considerati una priorità così come quelle di 70 anni "che hanno un problema a un organo" e i 60-70enni "sui quali si riscontra una patologia su più di due organi".

Altri 917 morti in Gb, 9.875 totali. Tra loro anche 11enne - Altre 917 persone sono morte in Gran Bretagna a causa del coronavirus portando il numero totale delle vittime a 9.875, secondo i dati del ministero della Salute riportati dalla Bbc. Il numero è in lieve calo rispetto ai 980 morti registrati ieri I casi di contagio sono 78.991. Delle 917 nuove vittime di Covid-19 registrate nel Regno Unito, 823 sono morte in Inghilterra, precisa il servizio sanitario. La città più colpita è Londra, con 102 vittime. Almeno 33 persone decedute avevano altri problemi di salute ed un'età tra i 29 e i 94 anni. In Scozia, sono state registrate 47 nuove vittime (542 in totale), mentre in Irlanda del Nord 15 (107 in totale). Tra le nuove vittime del coronavirus in Gran Bretagna c'è anche un ragazzino o una ragazzina di 11 anni. Lo scrivono i media basandosi sui dati forniti dal Nhs, il servizio sanitario nazionale, secondo i quali le vittime registrate oggi in Inghilterra hanno tra gli 11 e i 102 anni. Si tratta di una delle vittime più giovani finora nel Regno Unito. Secondo il tabloid Daily Mail, l'undicenne "non aveva altri problemi di salute".

In Francia 353 morti in ospedale, 290 in ospizi - Altri 643 morti nelle ultime 24 ore in Francia per il Covid-19, 353 negli ospedali e 290 nelle case di riposo. Il totale, secondo il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, è quindi di 13.832 morti. Continua per il 3/o giorno consecutivo il trend positivo del calo di pazienti in rianimazione. Oggi in tutta la Francia sono scesi a 6.883. La portaerei nucleare francese "Charles de Gaulle", sulla quale si trovano 50 marinai positivi al Coronavirus, arriverà domani nel porto di Tolone, nel sud della Francia, dove i contagiati potranno cominciare la quarantena. 

In Spagna 510 morti in 24 ore, ancora in calo - In Spagna prosegue il rallentamento dell'epidemia di coronavirus. Il ministero della sanità, rende noto El Pais, riporta che nelle ultime 24 si registrano 510 nuove vittime, in calo rispetto alle 605 di venerdì: è l'aumento più contenuto dal 23 marzo. Il numero di contagi è di 161.852. Le persone guarite sono 59.109. Il governo spagnolo ha prorogato di due settimane, fino al 25 aprile il controllo alle frontiere terrestri con Francia e Portogallo. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno, riporta l'agenzia Efe. L'ordinanza, firmata dal ministro Fernando Grande Marlaska, entrerà in vigore a mezzanotte, e "può essere soggetta a nuove proroghe in caso di necessità". Il ristabilimento dei controlli alle frontiere interne è entrato il vigore il 17 marzo per contenere la diffusione del coronavirus.

In Africa superata la soglia dei 700 morti - Ha raggiunto quota 700 il numero di decessi per coronavirus in Africa dove sono stati registrati 13.145 contagi in 52 dei 54 Stati del continente nero. E' quanto emerge da dati aggiornati a questo pomeriggio da "Africa Cdc", un'istituzione tecnica dell'Unione africana. Le guarigioni sono 2.171, sottolinea Africa Cdc in un post su Facebook. L'area più colpita, con 5.784 casi e 528 morti, è l'Africa settentrionale dove in cima alla classifica c'è l'Egitto, il Paese più popoloso, che dichiara 1.794 contagi e 135 decessi seguito dall'Algeria (1.761) che però conta più vittime (256). Il Paese col maggior numero di contagi (2.003) è il Sudafrica che però conta 24 morti. La Nigeria, il Paese con più abitanti in Africa, ha 305 casi e 7 decessi. Un altro grande Paese del continente, il Kenya, dichiara 191 contagi e 7 morti. Dalla lista si nota l'assenza degli unici due Paesi africani che non hanno dichiarato casi di Covid-19: il piccolo regno (2,2 milioni di abitanti) del Lesotho e le Isole Comore.

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