Boris Johnson sta "assolutamente bene" e il suo isolamento in casa è solo una misura di cautela prevista dalle linee guida britanniche. Lo ha detto il suo ministro della Sanità, Matt Hancock, a Times Radio, dopo che il premier ha ricevuto la raccomandazione di adottare questa precauzione in quanto il sistema nazionale di test e tracciamento aveva segnalato il contagio da Covid di un deputato Lee Anderson: incontrato da Johnson giovedì con alcuni altri parlamentari della maggioranza Tory e risultato poi positivo al Covid sabato.
Hancock, che come il premier fu colpito dal coronavirus in primavera, ha precisato che Johnson può lavorare normalmente dalla sua residenza a Downing Street e avere video-incontri.
Mentre ha glissato sul possibile mancato distanziamento di 2 metri fra BoJo e il deputato Anderson mostrato da alcune immagini.
Per l'esecutivo britannico la settimana che si apre prevede impegni cruciali: dal negoziato con l'Ue sul dopo Brexit, al reset dello staff e dell'azione di governo atteso sulla scia dell'uscita di scena dell'ormai ex eminenza grigia di Downing Street, Dominic Cummings.
Hancock ha inoltre confermato l'annuncio del programma destinato a portare i test Covid nel Regno Unito dall'attuale record europeo di 300.000 giornalieri circa addirittura a 600.000 all'inizio del 2021: nella consapevolezza che l'infezione è destinata a circolare anche l'anno prossimo malgrado il progressi sul fronte dei vaccini.
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