Alexey Navalny attacca frontalmente Vladimir Putin pubblicando, dalla cella, un'indagine esplosiva sul "palazzo segreto" dello 'zar', una residenza principesca con 7500 ettari di parco sulle rive del Mar Nero, nei pressi della cittadina di Gelendzhik.
"Scoprirete come, in questo momento e negli ultimi 15 anni, si sta dando la più grande tangente della storia e si sta costruendo il palazzo più costoso del mondo", si legge nella presentazione dell'inchiesta, pubblicata con un sito dedicato (palace.navalny.com).
"É la struttura più segreta e sorvegliata della Russia, senza esagerare. Questa non è una casa di campagna, non è una dacia, non è una residenza: è un'intera città, piuttosto un regno. Ha recinzioni inespugnabili, un proprio porto, le proprie guardie, una chiesa, un proprio controllo degli accessi, una no-fly zone e persino un proprio posto di controllo di frontiera. È direttamente uno stato separato all'interno della Russia. E in questo stato c'è un unico e insostituibile re. Putin", prosegue l'indagine.
Mosca non prenderà in considerazione le sollecitazioni giunte da vari Paesi stranieri per il rilascio di Navalny dato che si tratta di "un affare interno della Russia", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
Il Cremlino non teme le manifestazioni a sostegno di Alexey Navalny ma ritiene che tali appelli debbano essere analizzati dal punto di vista legale, ha affermato inoltre Peskov, citato da Interfax. Peskov ha aggiunto che il Cremlino è rimasto "turbato" dalla richiesta di Navalny di inscenare proteste "illegali" dopo che ieri gli è stato ordinato di stare in carcere per 30 giorni.
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