"Questo processo di impeachment è un atto di vendetta politica ingiusto e palesemente anticostituzionale" che "dividerà ulteriormente la nostra nazione": nel giorno della difesa, gli avvocati di Donald Trump passano all'attacco contestando all'accusa di aver "fabbricato e alterato le prove" con i montaggi dei video shock dell'assalto al Capitol e rispondendo con altre clip per mostrare che anche i dem hanno usato linguaggi incendiari, da Joe Biden a Kamala Karris sino ai due leader al Congresso Chuck Schumer e Nancy Pelosi."Nessuna persona pensante potrebbe seriamente credere che il comizio di Trump prima dell'assalto al Congresso sia stato un incitamento alla violenza o all'insurrezione", ha detto Van der Veen, uno dei difensori, sostenendo che "le parole di Trump incoraggiarono esplicitamente i presenti ad esercitare i loro diritti pacificamente e patriotticamente" e scaricando la colpa solo su un "piccolo gruppo" di fan.
I legali hanno inoltre tentato di tracciare una falsa equivalenza tra i fan di Trump che assaltavano il Capitol e i militanti Black Lives Matter che manifestavano contro il razzismo. Il comizio di Trump è comunque protetto dal primo emendamento della costituzione sul diritto di parola, ha proseguito la difesa, che prevede di concludere le sue argomentazioni in sole 4 ore, contro le 16 a disposizione. Se non verranno chiamati testimoni, come pare, accusa e difesa passeranno alle loro conclusioni e la sentenza potrebbe arrivare nel weekend. Probabile un'assoluzione ma Joe Biden si è detto "impaziente di vedere cosa faranno i miei amici repubblicani, se si prendono le loro responsabilità". A battere un primo colpo è stata Nikki Haley, ex ambasciatrice all'Onu nominata da Trump e possibile candidata alla Casa Bianca nel 2024, che ha scaricato il suo ex presidente: "Non penso che possa candidarsi nuovamente, è caduto così in basso", ha detto a Politico.
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