Da feroci avversari a collaboratori in nome della salute comune. L'azienda farmaceutica Usa, uno dei sette colossi mondiali del farmaco, aiuterà la concorrente Johnson&Johnson a produrre il suo vaccino monodose contro il coronavirus per dare una significativa spinta alla produzione. A imprimere la svolta, in quello che il Washington Post definisce un "patto insolito" , è stata l'amministrazione Biden, anche preoccupata dopo l'annuncio dell'azienda che dei 37 milioni di dosi previsti per la consegna negli Usa per la fine di marzo, saranno disponibili invece 20 milioni.
In Italia, il tema cruciale della produzione dei vaccini anti-Covid sarà nuovamente il 3 marzo sul tavolo del Mise. Dopo l'incontro della scorsa settimana, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti vedrà nuovamente il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, il presidente dell'Aifa Giorgio Palù e il neo commissario per l'emergenza Paolo Figliuolo al posto di Domenico Arcuri, che aveva preso parte alla precedente riunione. Al centro del meeting, la verifica della possibilità concreta di produrre vaccini anti-Covid presso impianti italiani.
Per giovedì è invece fissato, sempre al Mise, un incontro tra Giorgetti e il commissario Ue Thierry Breton, responsabile della task force Ue sui vaccini per discutere del piano europeo di rafforzamento della produzione.
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