L'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, dopo, tra l'altro, la morte di un militare in Sicilia per arresto cardiaco 'in concomitanza temporale' con la somministrazione del vaccino. Dosi di questo lotto sono state distribuite in tutta Italia. Sono circa 500mila le dosi contenute in ogni lotto del vaccino di AstraZeneca.
Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Ursula von der Leyen. Dalla conversazione - riferiscono fonti di Palazzo Chigi - è emerso che non c'è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Nella telefonata con Draghi la presidente von der Leyen "ha comunicato che l'Ema ha avviato una ulteriore review accelerata" sui vaccini di Astrazeneca.
"Da un'analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro Covid-19". Così l'azienda che produce il vaccino.
E la stessa Agenzia Aifa frena sulle ipotesi: "No comment. La comunicazione è nelle mani del Ministro. E' tutto in evoluzione, bisogna ancora accertare il nesso di causalità", ha dichiarato Giorgio Palù, presidente dell'Aifa. "La decisione di ritirare un lotto è una misura cautelativa, consente di ispezionare nel dettaglio il lotto, fare esami sulla qualità del prodotto e verificare le circostanze. Allo stesso tempo i dati di tutti i paesi arrivati dall'Ema sono rassicuranti. Va mantenuta la campagna vaccinale perché il profilo rischi benefici per questo vaccino è positivo, i rischi non sono tali da comprometterne il valore. Certamente vanno informati i cittadini, vanno tenuti al corrente dei progressi anche negli altri paesi", ha detto il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini.
La Danimarca ha sospeso per precauzione l'uso del vaccino AstraZeneca. La sospensione temporanea è legata a "segnalazioni di gravi casi di coaguli nel sangue tra le persone vaccinate", una delle quali è morta. Lo hanno riferito le autorità sanitarie nazionali. Chiarendo che "non è stato determinato, al momento, che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue". La premier Mette Frederiksen ha comunque spiegato che bisogna "fare ulteriori ricerche su questo punto". La sospensione dell'uso di AstraZeneca è programmata per due settimane. Il 22 marzo si farà una nuova valutazione.
Poco dopo la Danimarca, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l'uso del vaccino AstraZeneca nonostante le rassicurazioni dell'Agenzia europea del farmaco, Ema, e del produttore. La Francia invece fa sapere che non sospenderà AstraZeneca: "Ho investito della questione l'Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco. Secondo loro, non c'è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca", ha detto il ministro della Salute francese, Olivier Véran. Anche la Germania non interrompe la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
L'Ema ha affermato che si può continuare a utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca in attesa delle indagini sui coaguli di sangue. "Attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza dell'Ema (PRAC) è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici". Lo rende noto l'Ema, dopo che la Danimarca ha sospeso l'utilizzo di AstraZeneca per delle segnalazioni di coaguli di sangue nelle persone che hanno ricevuto il vaccino, incluso un caso in cui una persona è morta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA