La decorazione degli eroi di guerra
agli "eroi" in camice bianco protagonisti della battaglia contro
la pandemia nel Regno Unito. E' il riconoscimento annunciato
oggi dalla regina Elisabetta al servizio sanitario nazionale
britannico (Nhs), in occasione della 73esimo anniversario della
sua fondazione, con il conferimento collettivo all'intero staff
della George Cross: onorificenza legata alla memoria di Giorgio
VI, padre della 95enne sovrana regnante.
In un messaggio indirizzato a sir Simon Stevens,
amministratore delegato (uscente) dell'Nhs, Elisabetta II esalta
"la capacità e la fortezza" di medici, infermieri e di tutto il
personale di ospedali e ambulatori del Regno. Non senza
sottolineare "il coraggio, la compassione e la dedizione" da
esso mostrata in oltre sette decenni di vita della sanità
pubblica britannica, come durante gli ultimi mesi segnati
dall'emergenza Covid e poi nei mesi di una campagna di
vaccinazioni condotta sull'isola a ritmi da record mondiale.
Un riconoscimento ribadito successivamente nel corso di un
evento ospitato a Buckingham Palace dal principe William, duca
di Cambridge e secondo nella linea di successione al trono dopo
il padre Carlo, chiamato nella circostanza a fare gli onori di
casa a nome dell'anziana nonna, ma senza la consorte Kate:
costretta all'autoisolamento precauzionale dopo essere entrata
in contatto con una persona risultata poi contagiata.
La George Cross fu istituita da re Giorgio VI nel 1940,
all'inizio della II Guerra Mondiale, per onorare "gli atti di
supremo eroismo e coraggio" nei mesi della Battaglia
d'Inghilterra combattuta nei cieli britannici contro
l'aggressione aerea della Germania nazista.
L'annuncio della decorazione collettiva precede di poche ore
quello con cui il premier Boris Johnson si prepara a confermare
il percorso di ulteriori riaperture post lockdown nel Regno a
partire dal 19 luglio (malgrado l'incremento dei contagi legati
alla variante Delta), dopo il rinvio deciso il 21 giugno. Una
riapertura su cui alcuni esperti restano preoccupati, ma che il
governo Tory ritiene di poter al momento portare avanti grazie
all'efficacia dimostrata finora dai vaccini nel limitare
l'impatto della variante sui morti: con meno di un decesso ogni
1000 infezioni in questa fase contro uno ogni 60 causato
dall'ultima ondata dell'inverno scorso.
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