Il console d'Italia a Kabul Tommaso Claudi, le cui foto scattate mentre salvava i bambini afghani in lacrime dalla violenza talebana hanno fatto il giro del mondo, "ha dimostrato coraggio e spirito di solidarietà. Ha avuto prontezza di spirito. Ci ha reso orgogliosi". E' con queste parole che l'ambasciatore Ettore Francesco Sequi, segretario generale della Farnesina, ha parlato del giovane diplomatico che oggi, in una cerimonia al ministero degli Esteri, ha ricevuto il Premio 'La Chiave d'Europa' promosso dal Comune di Ventotene e dall'associazione 'La Nuova Europa'. Un premio che, a suo avviso, emblematicamente ha scelto un giovane e che va considerato "un riconoscimento a tutti i diplomatici che ogni giorno lavorano in tutto il mondo con spirito di servizio straordinario"
Mentre si stavano aiutando migliaia di persone a fuggire dall'Afghanistan, "nessuno sul posto si è chiesto perché lo stiamo facendo. Abbiamo dato per scontato che era il nostro dovere. Non ci siamo chiesti la motivazione. Ci siamo semmai chiesti come fare meglio". Lo ha detto il Console d'Italia a Kabul, Tommaso Claudi, che oggi, in una cerimonia alla Farnesina, ha ricevuto il premio 'La Chiave d'Europa' promosso dal Comune di Ventotene e dall'associazione 'La Nuova Europa' per aver salvato migliaia di persone. Claudi - prossimo a partire per l'Arabia Saudita, sua nuova sede di lavoro - ha sottolineato "le tante immagini, le scene drammatiche" che ancora si porta dentro: "ma più che l'esperienza personale è il risultato che l'Italia ha raggiunto in questa operazione in cui 5 mila persone, fra italiani e afghani, sono stati fatti partire. Un risultato che è andato al di là anche delle aspettative e che è stato possibile solo come lavoro di squadra, di tutte le istituzioni. Sono molto onorato di questo riconoscimento. Ma è un tributo a tutte le istituzioni. Questo successo è un lavoro di squadra".
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