Mattia Sorbi, un giornalista italiano freelance, è stato ferito in Ucraina. Contattati dall'ANSA, alla Farnesina riferiscono di essere "in contatto costante con il giornalista coinvolto nell'incidente: è curato, abbiamo notizie positive sullo stato di salute, ha poca copertura per comunicare ma dispone di un contatto libero. Stiamo lavorando per farlo rientrare, in sicurezza, in Italia appena possibile".
"Cari amici, grazie moltissime per la vostra solidarietà e per tutto l'affetto che state dimostrando in questi giorni, preoccupati per la mia assenza di contatti. Sto bene e sono al sicuro, ma purtroppo le difficoltà di comunicazione in Ucraina mi hanno impedito di essere online come al solito. Probabilmente sarà così ancora per qualche giorno, ma l'importante è non avere problemi. Sto raccogliendo tante storie da raccontarvi e non mancherò di farvi sapere!". Lo scrive su Facebook Mattia Sorbi.
I militari russi stanno fornendo aiuto al giornalista italiano ferito in Ucraina, Mattia Sorbi. Lo dice il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass, affermando che Sorbi è stato "ferito da una mina ucraina".
"Vogliamo che inizino esportazioni di grano dalla Russia". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, facendo sapere che la Turchia si aspetta che questo accada. "Purtroppo, il grano che è stato esportato va ai Paesi ricchi e non a quelli poveri", ha aggiunto il presidente turco a proposito delle esportazioni di cereali dall'Ucraina che, dopo essere state interrotte da fine febbraio a causa dell'invasione russa, sono riprese in agosto, in seguito a un accordo tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu.
I tentativi di indebolire la Russia non hanno avuto successo nonostante 11.000 sanzioni. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, citato dalla Tass.
Il capo della diplomazia americana Antony Blinken è giunto a Kiev, in una visita a sorpresa, per parlare degli aiuti militari.
Il viceambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Khrystyna Hayovyshyn, ha detto al Consiglio di sicurezza dell'Onu che migliaia di cittadini ucraini vengono deportati con la forza in "regioni isolate e depresse della Siberia e dell'estremo oriente" russo. Hayovyshyn ha quantificato in 2,5 milioni di persone i deportati ucraini, inclusi 38.000 bambini. Lo riporta la Cnn.
Denunciando lo schema di "filtrazione" della Russia, il rappresentante di Kiev all'Onu ha aggiunto che gli ucraini costretti a recarsi in Russia o nel territorio controllato da Mosca vengono uccisi e torturati. I cittadini ucraini vengono terrorizzati con il pretesto di una ricerca di persone "pericolose" da parte delle autorità russe, ha detto la Hayovyshyn. Coloro che hanno opinioni politiche diverse o sono affiliati al governo o ai media ucraini scompaiono in un'area grigia e i bambini vengono "strappati dalle braccia dei genitori", ha dichiarato il rappresentante dell'Ucraina al Consiglio di sicurezza.
"L'aggressione russa all'Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, ma il sistema di filtraggio dei civili ucraini è una violazione dello 'jus in bello' così profonda come non abbiamo assistito in Europa dalla Seconda Guerra mondiale". Lo ha detto l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, in Consiglio di Sicurezza: "E' fondamentale ribadire il divieto di trasferimenti forzati di civili, indipendentemente dal motivo".
"La tempesta della pandemia da Covid-19 ci ha costretti a varie limitazioni della vita quotidiana e delle nostre attività pastorali. Ora sembra che il peggio sia passato, e grazie a Dio possiamo ritrovarci. Ma purtroppo l'Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale 'a pezzi', di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione". Così il Papa nell'incontro con i rappresentanti pontifici.
"C'è grande preoccupazione" per la guerra in Ucraina. "L'Italia continua a mantenere grande sostegno a Kiev. L'Italia ritiene che sia necessario mantenere una forte pressione attraverso le sanzioni per superare questa sciagurata situazione bellicista della Russia. Speriamo un negoziato che porti alla pace. Buon segnale l'accordo per il trasporto di grano ucraino".
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando da Tirana durante una visita in Albania, aggiungendo che la guerra sta portando "conseguenze economiche particolarmente gravi per tutta l'Europa. Sul piano energetico è particolarmente grave, richiede un ripensamento collettivo e quindi importante quella che la Ue
ha deciso di ridurre la dipendenza energetica. Questa guerra nel continente europeo è una delle sfide. Questa sciagurata guerra mette a rischio anche la lotta al cambiamento climatico. Tutto ciò richiede un grande impegno collettivo".
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