Non si è ancora presentato in
pubblico, ma appartiene alla famiglia Santucho, molto nota in
Argentina, il nipote n. 133 di cui è stato annunciato il
ritrovamento ieri a Buenos Aires dalle nonne di Plaza de Mayo.
Nella conferenza stampa organizzata nel Museo della Memoria,
ospitato nella ex Scuola di meccanica della Marina (Esma), oltre
alla presidentessa delle Nonne, Estela de Carlotto, era presente
anche Julio Santucho, padre della persona di cui è stata
recuperata la vera identità, che nacque nel 1976 in un centro
di detenzione da Cristina Navajas, poi eliminata durante la
dittatura.
Inoltre, raggiante di felicità, sedeva accanto al padre anche
Miguel 'Tano' Santucho, che da tempo vive e lavora in Italia, e
che è quindi il fratello del nipote che la 'Nonna' di Plaza de
Mayo Nélida Gómez de Navajas, morta nel maggio 2012, aveva
cercato per anni.
Di lui si sa per il momento solo che nel 1976 fu affidato ad
un agente della sicurezza argentino, che era sposato con
un'infermiera. E che tempo fa aveva appreso, da una 'sorella'
maggiore di non essere il figlio biologico di quelli che credeva
i suoi genitori.
Per questo si era avvicinato alle Nonne di Plaza de Mayo che
avviarono la procedura e analizzarono il suo sangue, per
giungere alla conclusione che il Dna era compatibile con quello
della famiglia Santucho.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA