Sono state attaccate questa mattina
diverse chiese nel quartiere cristiano a Jaranwala, nella
diocesi di Faisalabad, in Pakistan. Una folla armata di spranghe
e bastoni ha occupato innanzitutto la chiesa cattolica
picchiando il catechista. Il parroco, padre Khalid Mukhtar, è
riuscito a mettersi in salvo. E' stata saccheggiata e distrutta
anche la chiesa dell'Esercito della Salvezza, una delle più
antiche della zona, la chiesa presbiteriana e la chiesa di
Shehroonwala.
A scatenare l'attacco degli estremisti islamici sarebbero
state presunte accuse di blasfemia nei confronti di due
cristiani che vivono nel quartiere. Accuse che vengono invece
definite infondate dagli stessi cristiani.
Gli altoparlanti delle moschee locali sarebbero stati
utilizzati - riferisce la stampa locale - per informare sulla
presunta profanazione di testi religiosi da parte dei due
residenti cristiani locali, Rocky e Raja. Per fermare la folla è
intervenuto un imponente contingente di polizia che, per placare
gli animi, ha detto che i due cristiani sarebbero stati
arrestati.
Il vescovo protestante Azad Marshall in un tweet riferisce
che un edificio della sua chiesa è stato incendiato, "le Bibbie
sono state profanate e i cristiani sono stati torturati e
vessati, dopo essere stati falsamente accusati di violare il
Sacro Corano. Chiediamo giustizia e azione da parte delle forze
dell'ordine e di coloro che devono garantire giustizia e
sicurezza a tutti i cittadini affinché intervengano
immediatamente e ci assicurino che le nostre vite hanno un
valore nella nostra stessa patria che ha appena festeggiato
l'indipendenza e la libertà".
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