Mettetevi in regola con i pagamenti alla Nato oppure incoraggerò la Russia a "fare quello che diavolo vuole". Le parole shock di Donald Trump, pronunciate mentre era presidente a un leader di un paese dell'alleanza, gelano la Casa Bianca e gli alleati, confermando l'avversità mai nascosta dell'ex presidente nei confronti della Nato e facendo temere per l'Ucraina nel caso in cui il tycoon conquistasse la presidenza.
"Incoraggiare l'invasione dei nostri più stretti alleati da parte di regimi assassini è sconcertante e folle. Così si mette in pericolo la sicurezza nazionale americana, la stabilità globale e l'economia", è il commento a caldo del portavoce della Casa Bianca Andrew Bates. Gli fa eco il segretario generale della Nato. "Restiamo pronti a difendere tutti i nostri alleati.
Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti", osserva Jens Stoltenberg. Il presidente del consiglio europeo Charles Michel descrive come "sconsiderate" le affermazioni di Trump. I repubblicani cercano di minimizzare e ricordano come molti paesi dell'alleanza non sono in regola con le spese della difesa e come periodicamente quasi tutti i presidenti americani se ne sono lamentati.
Anche se non è la prima volta che Trump fa riferimento all'aneddoto del vertice Nato del 2018, questa volta a stupire è il linguaggio con l'utilizzo del termine "incoraggerei" la Russia, da due anni impegnata nell'invasione dell'Ucraina, ad agire. "Uno dei leader di un grande paese si alzò e mi chiese; 'se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia ci difenderete? Gli ho detto: non avete pagato, siete inadempienti.
Mi ha risposto: sì. E io ho replicato che no, non li avrei difesi, avrei incoraggiato" la Russia "a fare quel diavolo che voleva", ha raccontato Trump nel corso di un comizio in South Carolina fra gli applausi della sua base.
Dichiarazioni che, secondo i critici, confermano la lungimiranza del Congresso ad aver approvato una legge che vieta a ogni presidente americano il ritiro unilaterale dalla Nato. E che - aggiungono - sono un invito a Vladimir Putin e alle sue ambizioni espansioniste al di là dell'Ucraina, che continua a bombardare incessantemente. Solo nelle ultime 24 ore a Kherson una donna è stata uccisa in un raid di Mosca e Kiev ha sventato almeno in parte un attacco con droni in nove regioni, abbattendo 40 su 45 velivoli senza pilota.
Le parole del tycoon mettono ancora più a rischio il pacchetto di aiuti all'Ucraina che il Senato sta cercando di approvare. Il provvedimento passerà poi alla Camera dove i repubblicani Maga sono più forti, rendendo di fatto l'iter ancora più complicato. Senza gli aiuti americani, Kiev rischia di non essere in grado di difendersi da Vladimir Putin, il presidente russo con cui Trump ha sempre detto di aver un buon rapporto. E soprattutto a cui l'ex presidente crede più della sua stessa intelligence, come manifestò nel corso del loro incontro a Helsinki nel mezzo dello scandalo delle interferenze russe alle elezioni. Un'amicizia la loro che va avanti da tempo e che è tornata alla ribalta con prepotenza con l'intervista a Putin di Tucker Carlson, l'ex volto noto di Fox e uno dei papabili vicepresidenti di Trump.
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