Nonostante la legge di amnistia in vigore, un magistrato dell'Audiencia provinciale di Barcellona, Joaquin Aguerre, ha aperto un nuovo troncone dell'inchiesta sul così detto 'caso Volhov' relativo a presunti collegamenti di dirigenti indipendentisti catalani con il Cremlino e con esponenti dell'estrema destra europea, per ottenere il loro appoggio, sia militare che economico, al processo secessionista.
In questo nuovo troncone, citato dall'agenzia Efe, Aguirre accusa 13 persone - fra le quali l'ex presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, il suo avvocato difensore, Gonzalo Boye, l'ex dirigente della Generalitat, Elsa Artadii, e l'ex presidente di Convergencia, Artur Mas - di reato di alto tradimento e malversazione.
L'iniziativa del magistrato arriva dopo che lo scorso 4 giugno l'Audiencia provinciale di Barcellona si era pronunciata per l'archiviazione dei processi e delle inchieste in corso collegati al processo indipendentista dopo l'entrata in vigore dell'amnistia.
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