/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marine Le Pen, la leader di Rn che sogna l'Eliseo nel 2027

Marine Le Pen, la leader di Rn che sogna l'Eliseo nel 2027

Vuole rompere il soffitto di cristallo, la carta Bardella

PARIGI, 30 giugno 2024, 19:33

di Paolo Levi

ANSACheck
Marine Le Pen © ANSA/AFP

Marine Le Pen © ANSA/AFP

Sogna più che mai una rivincita nella prossima corsa all'Eliseo, Marine Le Pen, la leader del Rassemblement National (Rn), sconfitta per due volte da Emmanuel Macron nelle presidenziali del 2017 e del 2022 e che ora potrebbe coronare il sogno di una vita conquistando il potere supremo nel 2027. A 13 anni dal congresso di Tours del 2011, quando sostituì il padre Jean-Marie Le Pen alla guida dell'ex Front National, cominciando così la lunga opera di 'dediabolisation' del partito neofascista, l'avvocata cinquantacinquenne paladina della 'preferenza nazionale' punta a rompere il 'soffitto di cristallo' che per mezzo secolo ha impedito alla Fiamma Tricolore d'Oltralpe di accedere al potere.

Lasciando però che prima di lei, sia il delfino ventottenne, Jordan Bardella, ad assumere il ruolo di primo ministro, in caso di vittoria alle elezioni anticipate di oggi e del 7 luglio. Per Le Pen, il voto a sorpresa convocato da Macron dopo la disfatta alle elezioni Ue del 9 giugno sono un'occasione unica quanto insperata verso l'agognata conquista della presidenza nel 2027.

Come sempre nella saga dei Le Pen, politica e famiglia si intrecciano a doppio filo e forse non è un caso se Bardella sia l'ex fidanzato di Nolwenn Olivier, figlia della sorella di Marine Le Pen, Marie-Caroline. Un 'cerchio magico' in salsa bleu-blanc-rouge che oggi consente all'eterna pretendente dell'Eliseo di pilotare il suo delfino di origini italiane a strettissimo giro, malgrado le sfumature, fiduciosa che nei prossimi tre anni lui non la tradirà e incitandolo a rinviare, se non seppellire, alcune promesse elettorali con il pensiero volto all'Eliseo.

L'ipotesi di coabitazione con Bardella a Matignon e Macron all'Eliseo è lungi dal consentire la realizzazione di tutte le promesse di Rn e questo rappresenta per Le Pen un alibi perfetto per rivendicare l'Eliseo nel 2027. Argomento falso, per i detrattori a Parigi, secondo cui in caso di coabitazione il premier ha invece poteri sufficienti per poter governare liberamente il Paese, a prescindere dal cosiddettto 'domaine reservé' dell'Eliseo, come dimostrò a suo tempo il socialista, Lionel Jospin, nell'ultima coabitazione con il neogollista Jacques Chirac.

Video Francia, Marine Le Pen vota a Henin-Beaumont

 

L'unico reale ostacolo all'attuazione del programma di Rn, osservano a Parigi, è piuttosto il rispetto dello Stato di diritto: la Costituzione francese vieta infatti misure discriminatorie o discriminanti come la ''preferenza nazionale'' promessa dal Rn. Ma pure in questo caso Le Pen può trasformare questo inconveniente in vantaggio, facendone un argomento in chiave presidenziale. Dalla poltrona dell'Eliseo, avrebbe infatti il potere di avviare profonde modifiche della Carta fondamentale promossa nel 1958 dal Charles De Gaulle (1958) consentendo così l'applicazione del programma lepenista.

Intervistata nei giorni scorsi da radio Rtl, lei assicura: "sono pronta a fare enormi sacrifici per il mio Paese e per il mio popolo". Alla domanda se non avesse preferito mandare Jordan Bardella in avanscoperta per 'paura', smentisce seccamente.

Paura? "Se avessi temuto qualcosa avrei deciso di piantare fragole, avrei deciso di allevare gatti come mia attività principale". E ancora: "Sarei potuta entrare in una molteplicità di professioni in cui non si rischia assolutamente nulla. Permettetemi di dire - ha concluso Le Pen - che il mio percorso può lasciar pensare che sia abbastanza coraggiosa da non avere molta paura di nulla". Di qui al 2027, la figlia di Jean-Marie Le Pen potrebbe continuare a presiedere i suoi deputati all'Assemblea Nazionale. Tra i fedelissimi, alcuni la incitano a puntare alla presidenza dell'emiciclo, un ruolo che potrebbe contribuire a forgiarle un'immagine di prestigio, rafforzando così la sua statura 'presidenziale', nella speranza di spezzare una volta per tutte la cosiddetta 'maledizione' dei Le Pen, la lunga serie di sconfitte che per cinquanta anni li ha tenuti lontani dal potere. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza