L'Argentina non aderirà al
'Patto per il futuro' che 193 Paesi hanno firmato nel quadro
delle Nazioni Unite: lo ha reso noto la ministra degli Esteri,
Diana Mondino.
Il documento che l'Argentina non firmerà - e che proroga le
scadenze dell'Agenda 2030 fino al 2045 - comprende "linee guida"
condivise su questioni come il cambiamento climatico, la
sicurezza, i diritti umani e la governance globale: questioni su
cui il governo del presidente ultraliberista, Javier Milei, non
è d'accordo.
"Agende come queste sono costituite da aspirazioni
giuridicamente non vincolanti e ogni Stato ha il diritto di
interpretarle rispettando le proprie politiche e priorità
nazionali. Molti dei punti di questa iniziativa ritardano
l'agenda argentina e questo ci porta a dissociarci", ha spiegato
Mondino.
Nel suo primo discorso all'Assemblea generale dell'Onu a New
York, Milei dovrebbe criticare le politiche dell'organizzazione
multilaterale degli ultimi anni e mettere in discussione le
politiche di genere e di inclusione delle diversità, ma anche
quelle ambientali, compresa l'Agenda 2030, promossa dal Palazzo
di Vetro e ampliata proprio dal 'Patto per il futuro'.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA