Scatterà dal giugno del 2025 la messa al bando - annunciata da tempo - delle cosiddette sigarette elettroniche (e-cig) usa e getta in Inghilterra e Galles nell'ambito di un progetto di legge che mira a limitare ulteriormente la diffusione del 'vaping' (oltre che del fumo classico) nel Regno Unito: in particolare fra i giovani e i giovanissimi.
L'iniziativa, messa in cantiere a suo tempo dall'ex governo conservatore di Rishi Sunak, ma non giunta a compimento dell'iter parlamentare prima delle elezioni del 4 luglio, era stata fatta propria fin dai mesi scorsi anche dal nuovo esecutivo laburista di Keir Starmer. Esecutivo che oggi ha indicato una prima scadenza, evocando ragioni di difesa "della salute e dell'ambiente".
Secondo le ultime statistiche diffuse dal ministero britannico dell'Ambiente e dell'Agricoltura, il consumo di e-cig in Inghilterra si è impennato del 400% fra il 2012 e il 2023, fino a diventare un abito del 9% della popolazione totale. Abito incoraggiato da alcuni specialisti fra i fumatori adulti di sigarette tradizionali, in funzione sostitutiva e come riduzione del danno. Ma che allarma i medici sul fronte del boom registrato fra i giovani, per i quali "vapare" diventa una sorta di vizio aggiuntivo o d'introduzione ad altri tipi di fumo. Il bando - ha commentato Andrew Gwynne, viceministro della Sanità - "ridurrà l'accesso al vaping di persone giovani e vulnerabili".
Al momento le e-cig sono vietate nel Regno sulla carta agli under 18, ma il richiamo dei modelli usa e getta, colorati e accattivanti nella confezione, viene comunque considerato irresistibile per ragazzi e ragazze appena maggiorenni.
Il progetto anti-fumo del governo Sunak, ripreso dal governo Starmer, prevede di arrivare anche al divieto totale di fumo tradizionale nel prossimo futuro a partire da tutti i nati dal gennaio 2009: con l'obiettivo di creare, negli auspici, una prima "smoke-free generation".
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