Miglia di persone hanno abbandonato le loro case a Bujumbura, capitale del Burundi dopo le operazioni di polizia ed esercito che in pochi giorni hanno causato una ventina di morti. Tra loro anche il figlio un attivista per i diritti umani, ucciso dopo essere stato arrestato venerdì. La gente terrorizzata teme un bagno di sangue e in 200.000 hanno già abbandonato il Paese. Da quando in aprile il presidente Pierre Nkurunziza si è candidato per un terzo mandato, i civili uccisi sono 198.
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