"Sull'autobus c'erano anche tanti bambini. Hanno rubato loro soldi e oro. Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani. Se avessero accettato li avrebbero salvati ma i pellegrini hanno rifiutato e così sono stati uccisi. Gli hanno messo la pistola sulla testa e sul collo per ucciderli in modo diretto". Lo ha detto il parroco della chiesa copta San Mina a Roma, Padre Antonio Gabriel, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l'attacco armato nel Sud dell'Egitto, il cui bilancio ufficiale si è fermato a 28 morti mentre la comunità copta parla di 35.
"Abbiamo saputo della notizia - ha aggiunto il parroco copto - solo un'ora dopo perché quella zona non è ben coperta dal segnale telefonico. Solo all'arrivo di un altro pullman hanno scoperto il disastro. Non ci sono spiegazioni, nessuno ha diritto di togliere la vita ad altri. Hanno scelto una giornata molto particolare per i musulmani perché domani comincia il Ramadan". "Sono ancora tante - ha concluso Padre Gabriel - le persone in pericolo di vita che si trovano in ospedale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA