Ha passato la soglia dei 100
e non sembra aver ancora raggiunto il proprio picco l'epidemia
di peste che sta colpendo il Madagascar. Lo ha riferito
dirigente locale dell'organizzazione umanitaria Action Against
Hunger, Olivier Le Guillou.
Il numero di morti da quando l'epidemia è scoppiata ad agosto
è salito a 102, ha detto il dirigente dell'organizzazione
alzando così di oltre una decina di casi il bilancio aggiornato
al 17 ottobre dato dall'Onu giovedì. La maggior parte dei quasi
1.300 malati hanno contratto la peste polmonare, più pericolosa
e infettiva rispetto a quella bubbonica: è quasi sempre mortale
se non curata e si trasmette per via aerea con colpi di tosse e
starnuti.
L'anno scorso c'erano stati 63 morti, ma nell'arco
dell'intero anno e come conseguenza di sole 275 infezioni. Tra
le prime vittime dell'epidemia che in Europa ricorda il Medioevo
c'è stato anche un allenatore di basket delle Seychelles che
stava partecipando a un torneo nella capitale.
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